lunedì 9 aprile 2018

Vitalizi Sentenza della Consulta sindacabilità delle decisioni


Vitalizi Sentenza della Consulta in tema di sindacabilità delle decisioni prese dai vertici delle Camere. La facoltà di regolare internamente le controversie è infatti legittima ma “per il personale interno, non nei rapporti giuridici verso terzi”. Questo dice la sentenza della Corte Costituzionale n. 262 depositata ieri, giudice relatore Giuliano Amato (che ha poi rimesso il mandato) e firmatario Niccolò Zanon, che tenta di fare chiarezza sull’autodichia.
Istituto questo molto controverso dell’ordinamento giuridico e del costume politico nazionale che consente agli organi citati in Costituzione di regolare i rapporti interni e le relative controversie unicamente tramite propri organi giurisdizionali, facoltà introdotta nella Carta a tutela della loro autonomia poi estesa e distorta nel tempo dagli occupanti del Palazzo, fino a renderla una sorta di “muro di gomma” con cui difendere ogni sorta di privilegio.
La sentenza riguarda un dipendente del Senato, il geometra Pietro Lorenzoni, che ha ingaggiato una lunghissima battaglia contro le istituzioni repubblicane per vedersi riconoscere una qualifica che gli organi interni hanno negato. Una classica causa di lavoro che avendo però come “luogo” del fatto un organo costituzionale atterrava sempre sul muro di gomma delle commissioni interne. Da qui l’idea di portare il quesito in Cassazione che lo rimette alla Suprema Corte che lo accoglie con una pronuncia sempre a suo sfavore che pone però dei paletti all’uso e all’abuso dell’autodichia, promettendo di rivoluzionare prassi inveterate come gli appalti senza gara, le delibere di presidenza senza appello, le elargizioni riconosciute o tolte al chiuso di una stanza.
Ma il terreno su cui può determinare subito effetti è proprio quello dei vitalizi. Se il ricorso esclusivo agli organi giurisdizionali è legittimo per i dipendenti ma non verso terzi si pone il tema della corretta collocazione di deputati e senatori, cioé i beneficiari delle intoccabili prebende. Perché non v’è dubbio che non siano dipendenti delle Camere, almeno secondo un’interpretazione logica che non mancherà di trovare dei fini giuristi. Ergo, neppure le modifiche al regolamento delle Camere in materia di vitalizi sarebbero poi insindacabili e al riparo da bocciature della Consulta. ilfattoquotidiano.it/2017/12/14.

LA bufala

La consulta mette al sicuro le decisioni interne prese nei confronti dei deputati e Senatori.
Ma l'estensore non era un deputato che può trarre vantaggio diretto da questa sua decisione? 


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