lunedì 5 febbraio 2018

Chi compra i btp?

Le elezioni sono alle porte: il 4 marzo infatti non è lontano e i capitali stranieri nel dubbio di una tornata elettorale che potrebbe scompaginare gli attuali equilibri parlamentari, preferiscono in questo momento restare alla finestra e vendere più che acquistare i buoni del Tesoro poliennali. 
Inoltre, si nota ora le banche oggi invece anche queste si configurano come venditori netti (stanno sostanzialmente vendendo i titoli acquistati durante la crisi, con tanto di margine, alla Bce).
Gli investitori si chiedono però quello che potrà accadere non tanto dopo la tornata elettorale ma soprattutto dopo che la Bce interromperà il piano di sostegno sui titoli di Stato dell'Eurozona.
Ed è questo il motivo per cui in questo momento a parte la Bce, gli investitori istituzionali stanno alleggerendo il portafoglio di BTp. 

Se non ci fossero quindi le famiglie probabilmente i rendimenti attuali – che già vedono l'Italia superata da Portogallo e Spagna e all'ultimo posto nell'Eurozona esclusa la Grecia – sarebbero probabilmente più alti. Questo perché per i “mercati” pesa molto di più avere un elevato debito pubblico che non detenere il corrispettivo credito privato nei portafogli delle famiglie.


La bufala
 i privati non comprano i debiti dello Stato forse perché pensano che sia più sicuro di altri soggetti che offrono investimenti che evidentemente vengono considerati meno sicuri

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