giovedì 11 gennaio 2018

Noi con l'Italia. Centrodestra

La quarta gamba del centrodestra berlusconiano ha il suo squadrone centrista. Che doveva essere formato da sette leader, scesi poi a sei dopo la rinuncia di Gaetano Quagliariello. Il fondatore di Idea, infatti, si è defilato con tanto di rinuncia davanti al notaio, nonostante sia stato tra i promotori dell'iniziativa. All'ultimo momento il progetto non gli stava più bene, ma alcune voci parlano di un seggio per lui garantito da Silvio Berlusconi.
 
Il variegato amalgama di liberal popolari, presentato questa mattina a Roma all'hotel Minerva, si chiama "Noi con l'Italia" e i suoi esponenti di punta sono Enrico Costa, ex ministro degli Affari Regionali, Maurizio Lupi, che ha rotto con gli alfaniani di Ap, Raffaele Fitto, che guida Direzione Italia, il già verdiniano Saverio Romano, l'ex leghista Flavio Tosi ed Enrico Zanetti, segretario di Scelta civica. L'operazione è stata ideata e orchestrata da Niccolò Ghedini, fedelissimo avvocato di Berlusconi, allo scopo di portare il centrodestra dal 36-38%, percentuale che può raggiungere con gli attuali partiti, al 38-40%.
 
Fuori per il momento dal partito satellite, Stefano Parisi con il suo Energie per l'Italia e gli ex Dc Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa. Quest'ultimo, forte del consenso ottenuto in Sicilia con il sostegno al governatore Nello Musumeci, è l'artefice di una lista di ispirazione democristiana alla quale hanno aderito anche Clemente Mastella (Udeur) e Stefano Tassone (Cdu). E che tiene comunque aperto il dialogo con Parisi.

LA bufala
ma quanti sono i partiti che sostengono il centrodestra?
 

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