mercoledì 10 gennaio 2018

Di Pietro Candidato del suo partito viene eletto nelle liste di un altro partito?

Di Pietro Candidato del suo partito  

Di Pietro ha spiegato che deve ancora decidere definitivamente, ma che nel caso si candiderebbe con il Partito Democratico o con Liberi e Uguali, oppure vorrebbe presentarsi come candidato di entrambi i partiti, nonostante siano avversari: «Me l’hanno chiesto tutti, di candidarmi».
Di Pietro ha lasciato l’IdV nel 2014: nello stesso anno il partito aveva preso lo 0,65 per cento alle elezioni europee, mentre alle politiche del 2013 il partito era nella coalizione Rivoluzione Civile, rimasta fuori dal Parlamento per aver ottenuto soltanto il 2,2 per cento dei voti.
Nell’intervista con Rizzo, Di Pietro ha anche parlato della sua esperienza politica, dicendo che l’IdV è stato «apripista del Movimento 5 Stelle», e che «lo sbaglio più grosso l’ho fatto nella costruzione della classe dirigente del partito», riferendosi alle candidature di parlamentari controversi come Sergio De Gregorio, Domenico Scilipoti e Antonio Razzi.il post.it


LA bufala
Ma una lista per esprimere un candidato non deve superare il 3%?
Evidentemente  la lista non funziona per fare eleggere i suoi candidati; ma se il leader viene collocato in un seggio sicuro nell'uninominale o nel proporzionale allora sì che il collegio è assicurato.
Quindi tutti i candidati della lista destinata a non prendere il 3% sono tutti senza speranza?
Ma allora a che si candidano a fare?


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