domenica 21 gennaio 2018

contratto Amministrazione pubblica centrale. Acconti prima delle elezioni

Agli statali è destinata l’ultima mancia di Gentiloni. Ieri è infatti arrivato il via libera del governo all’accordo sul contratto per i dipendenti dell’Amministrazione pubblica centrale. Il Cdm ha ratificato l’intesa del dicembre scorso tra sindacati e Aran, l’Agenzia che tratta per la ministra Madia.
Aldilà del merito della decisione, quello che colpisce è il singolare tempismo del provvedimento. Se tutto procederà in modo spedito, gli arretrati arriveranno in busta paga già con lo stipendio di febbraio, cioè a cinque giorni esatti dal voto per le politiche. E parliamo di somme discrete: si va dai 370 euro della fascia più bassa ai 712 di quella più alta. La media di quanto arriverà nelle tasche di ogni dipendente statale è di quasi 500 euro, per l’esattezza di  492. Il governo di centrosinistra mostrerà quindi il suo volto più “buono” nell’ultima settimana che precede il voto, proprio quella durante la quale tanti elettori incerti decidono per chi votare. il secolo.it

AL bufala
questa sì è buona politica premiare i dipendenti centrali quelli più vicini all'apparato politico
Gli altri dipendenti  dei comuni, delle  provincie, delle regioni  hanno avuto promesse.
Per i giovani non c'è  niente; tanto numericamente contano poco; non incidono sui collegi elettorali!

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