lunedì 15 gennaio 2018

Bradicardia e Lipotimia

La bradicardia è una frequenza cardiaca più lenta del normale. Il cuore batte di solito tra le 60 e 100 volte al minuto in un adulto a riposo. Se si dispone di bradicardia , il  cuore batte meno di 60 volte al minuto.
La lipotimia si osserva in particolare nei soggetti ipersensibili, in occasione di un’emozione o un contrasto, quando il nervo pneumogastrico, che rallenta i battiti del cuore, viene stimolato (reazione vagale). Può insorgere a causa di un dolore impro vviso, di un prelievo di sangue, di un pasto copioso consumato in un ambiente chiuso o quando il seno carotideo, sede dei barorecettori, viene compresso (per esempio da un colletto della camicia troppo stretto).
La lipotimia è un malessere progressivo durante il quale il soggetto accusa un’impressione di testa vuota, annebbiamento della vista, e avverte il bisogno o la necessità di distendersi. Soffre inoltre di alterazioni passeggere della coscienza, è pallido e sudato.
Le cause di lipotimia possono essere di solito ricercate in una momentanea insufficienza di irrorazione ematica del tessuto cerebrale. Quando il cervello non riceve abbastanza sangue le sue attività si interrompono bruscamente; le prime funzioni a venire a soffrire di una situazione di ischemia cerebrale sono proprio quelle più elevate, fra le quali il mantenimento di uno stato di coscienza vigile ha un posto importante.
Se il paziente lipotimico tarda a riprendersi autonomamente è utile mettere in atto una semplice manovra terapeutica: sollevargli le gambe ponendovi sotto un oggetto qualunque (uno sgabello, una sedia, dei cuscini) oppure semplicemente tenendole alzate. L’innalzamento delle estremità inferiori determina un aumento del ritorno venoso al cuore, che a sua volta stimola la funzionalità cardiaca; inoltre un maggiore volume di sangue si rende disponibile per l’irrorazione dei centri nervosi, che si trovano (a paziente disteso) al disotto del livello delle gambe.


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