sabato 4 novembre 2017

tasse universitarie Aumento

Le tasse universitarie a carico degli studenti (e delle loro famiglie) sono schizzate in alto negli ultimi dieci anni. Gli atenei per recuperare i tagli inflitti al sistema accademico a partire dal 2009 si sono rifatti sugli iscritti. È quello che emerge dall'inchiesta dell'Unione degli universitari (Udu) dall'inequivocabile titolo: "Dieci anni sulle nostre spalle". Il dossier confezionato dai ragazzi su dati del Miur, oltre a fornire una quantità considerevole di cifre, ripercorre i passaggi politici che hanno portato all'inasprimento delle aliquote fiscali degli atenei italiani. Un dato che stride al confronto con quello che è accaduto nei Paesi europei direttamente in concorrenza sul piano economico, Francia e Germania, oppure con i Paesi del Nord Europa dove la frequenza negli atenei è pressoché gratuita.

In un decennio netto - dal 2005-2006 al 2015-2016 - la pressione fiscale universitaria, spiega il dossier dell'Udu, è cresciuta del 61 per cento. Sono gli anni in cui la crisi economica ha fortemente contratto l'inflazione tant'è che, per lo stesso periodo, l'Istat certifica un incremento complessivo dei prezzi al consumo dell'11,5 per cento. In altre parole, la 'contribuzione studentesca' - l'insieme delle tasse universitarie, dei contributi regionali e di quanto sborsano genitori e figli per arrivare alla laurea - in dieci anni è cresciuta ben oltre l'inflazione. Esattamente, di 474 euro a studente, facendo schizzare la 'tassa media' da 775 euro a 1.249. È negli atenei del Nord che si registra la tassazione più onerosa: in media 1.501 euro a studente nel 2015-2016. È al Sud, tuttavia, che si totalizza l'incremento più consistente: più 90 per cento in dieci anni.

"Nelle sole università statali il gettito complessivo della contribuzione a livello nazionale - si legge nel report - è passato da 1 miliardo e 219 milioni a 1 miliardo e 612 milioni: quasi 400 milioni in più, spillati agli studenti per coprire la progressiva diminuzione dei finanziamenti statali per le università. L'aumento alla Statale di Milano ha toccato 510 euro: più 45 per cento.

Egr. Direttore,
è forse per aumentare il reddito delle Università che gentilmente i professori universitari si impegnano per inasprire gli esami.
Esami che durano a volte più di un mese.
Scritto. Correzione dello scritto. Orale. Rinvio dell’orale perché c’è un impegno dell’accademico. Poi bocciatura di massa perché evidentemente si insegna male e perché in questo modo i fuori corso aumentano e pagano, pagano per un lavoro che non c'è.
Disitinti saluti

Cesare Fedeli

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