venerdì 3 novembre 2017

riforma delle intercettazioni

Il 'cuore' della riforma delle intercettazioni è la "selezione" di quelle "non penalmente rilevanti" .
"Vi è un primo vaglio della polizia giudiziaria, sotto il controllo del magistrato che conduce le indagini, per togliere ciò che non è penalmente rilevante. Il secondo passaggio - ha aggiunto il Guardasigilli - è il vaglio del magistrato e, se necessario, è previsto anche il contraddittorio con la difesa per verificare cosa è rilevante o no. L'ultima parola spetta poi al giudice terzo".
Intercettazioni di misura, in equilibrio, essenziali. Il Governo è arrivato a trovare un accordo per riformare le intercettazioni, strumento fondamentale per le indagini, garantendo il giusto equilibrio fra interessi primari tutelati dalla Costituzione: la segretezza della corrispondenza e il diritto all'informazione, codificato nell'articolo 21 della Carta.
Noi non limitiamo l'uso delle intercettazioni ma contrastiamo l'abuso, sappiamo che questo strumento è fondamentale per le indagini e in nessun modo vogliamo limitare la possibilità di disporre di uno strumento per la magistratura fondamentale per contrastare i reati più gravi ma è evidente che in questi anni ci sono stati frequenti abusi" ha spiegato il premier Paolo Gentiloni, "l'approvazione del decreto è una decisione importante e che merita un'attenzione particolare. Non ne limitiamo l'uso ma ne contrastiamo l'abuso", ha precisato, "abbiamo finalmente una soluzione che a mio avviso è giusta ed equilibrata".

Egr. Direttore
Le sembra possibile che un magistrato passi al setaccio centinaia di pagine delle interevccettazioni e spulci le parti da omettere perché non rilevanti?
Basta avere frequewntato gli ufficvi dellea procura dove si formano el istruttorie per capire che è impensabile.
Ma è stato sentito il CSM?
Ceto le norme si possono riscrivere 70 volte  7. A che servono se no i legislatori.
Saluti.

AM

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