mercoledì 15 novembre 2017

Chi comanda il mondo

 numero 3 / 2017 di Limes intitolato "Chi comanda il mondo" il direttore di Limes Lucio Caracciolo. afferma che “il nuovo volume di Limes ha un titolo molto ambizioso: Chi comanda il mondo? In realtà non lo comanda nessuno o meglio vorrebbero comandarlo in tanti. Credo che per capire come sia distribuito il potere nel mondo convenga partire anzitutto da alcuni dati strutturali. Il primo è l'esplosione demografica del pianeta. Tutto il mondo era dipinto dai colori imperiali dell'Europa. Appena un secolo fa c'era un mondo umanamente più ristretto appena un miliardo e mezzo di persone di cui circa la metà europei. Oggi siamo quasi sette miliardi e mezzo e gli europei sono circa 600-700 milione se si includono o meno i russi e gli ucraini. Quindi il mondo è diventato assai meno europeo. Questo è già un segno di come gli equilibri mondiali stiano cambiando semplicemente in base alla demografia. Poi c'è un altro fattore strutturale che è la proliferazione e anche il mutamento interno degli stati. Un secolo fa c'erano 53 stati, oggi ci cono in Europa 55 o più stati. Stati che sono sempre meno imperiali perchè oggi di fatto di Impero c'è solo di fatto anche se non nominalmente l'America e poi c'è, volendo, un imperatore senza impero e cioè il Giappone anche se credo che questo imperatore resterà senza impero per il resto dei suoi giorni. Il resto sono o stati nazionali classici. 

Infine i poteri che agiscono sul pianeta non sono solo statuali ma sono sempre più anche altri per esempio i grandi potentati economici, le multinazionali, le grandi banche, il potere di Facebook e di Google, le organizzazioni non governative, poi le grandi mafie etniche e transnazionali, di cui l'Italia ha un esemplare di potenza globale come la 'ndrangheta calabrese, estesa un po' in tutto il pianeta. In tutto questo vi è una potenza superiore che è l'America. Gli Stati Uniti che stanno vivendo oggi una fase particolarmente critica perchè hanno eletto un presidente Trump il quale sta seguendo una logica rigorosamente antimperiale. Tutto questo getta un'ombra di incertezza su chi comanda il mondo perchè sembra quasi che gli americani vogliano ritrarsene. Non credo che sarà così. Perchè Trump verrà messo in discussione dallo stato profondo, dagli apparati, da coloro che hanno innescato un processo di salvaguardia rispetto all'approccio di Trump ma certamente questo crea incertezza. Una seconda parte del volume di Limes è dedicata agli sfidanti degli Stati Uniti. In particolare alla Russia, alla Germania, al Giappone e alla Cina che sono le quattro potenze statuali più capaci di condizionare il corso della geopolitica su scala planetaria. Infine l'ultima parte di questo numero è dedicata ai poteri informali che possono andare dall'algoritmo ai poteri automatici tipo i robot, alle grandi corporations e ad altre strutture non tanto visibili,le quali sono però capaci di incidere sulla nostra vita quotidiana e sui rapporti di forza nel mondo. Tutto questo armamentario di problemi ci aiuta ad approfondire sul tema chi comanda il mondo e su come questo mondo debba essere interpretato.cn24tv.it/

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