sabato 8 aprile 2017

Trump Donald J. Siria

Trump Donald J. Siria
In principio, i missili lanciati sulla base di al Shayrat - di cui Washington aveva avvertito in anticipo gli alleati, Italia compresa - avevano tre scopi: punire Assad per l’attacco chimico di Khan Sheikoun; costringerlo a cambiare atteggiamento militare sul terreno; convicere lui e i suoi sostenitori, come la Russia e l’Iran, a prendere sul serio il processo negoziale gestito dall’Onu a Ginevra, per trovare finalmente una soluzione politica al conflitto. Un quarto obiettivo indiretto era quello di lanciare un segnale al mondo, sulla determinazione con cui la nuova amministrazione intende rispondere alle minacce, spingendo ad esempio il presidente cinese Xi invitato a Mar-a-Lago a fare più pressione sulla Corea del Nord per fermare il suo programma nucleare. lastampa.it/2017/04/08.
L’esercito americano ha lanciato 59 missili Tomahawk da due cacciatorpediniere della marina contro una base aerea di Shayrat, nel centro della Siria, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico contro la cittadina di Khan Sheikhoun.– continua”.
È rimasta alta la tensione fra Usa e Stati Uniti anche durante la seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu.  Gli Usa non resteranno a guardare quando vengono usate armi chimiche”, ha aggiunto nel suo intervento, attaccando Mosca: “
Trump: ha spiegato che “gli Stati Uniti devono prevenire la diffusione e l’uso delle armi chimiche”. 00:00
Mosca, storica alleata e protettrice di Assad, ha già preso delle contromisure, sospendendo l’intesa con gli Usa per la sicurezza dei voli durante le operazioni aeree in Siria.
Putin ha presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza in cui, precisa il Cremlino, si è constatato che le relazioni Usa-Russia sono danneggiate a causa del raid.
Appoggiano la scelta degli Stati Uniti, ovviamente, gli alleati storici di Washington come l’Inghilterra. “Il governo britannico – fa sapere il primo ministro Theresa May – considera l’azione una risposta appropriata”. Su “Assad pesa l’intera responsabilità. La Francia e la Germania proseguiranno gli sforzi con i loro partner nel quadro dell’Onu per sanzionare in modo più appropriato gli atti criminali e l’uso di armi chimiche vietate dai trattati”, scrivono invece il presidente francese, Francois Hollande e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una nota.
L’attacco Usa è un “passo positivo“, ha commentato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
Trump nel 2013 diceva: “Non attacchiamo la Siria” Tre anni e mezzo dopo siede nello Studio Ovale ed ha evidentemente cambiato idea. Il governo italiano dalla parte di Trump. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro degli Esteri Angelino Alfanoconcordano con l’azione della Casa Bianca. Contrari invece all’azione militare Usa M5s e Lega Nord. “Gli attacchi scanditi nella notte dall’aeronautica Usa contro il territorio siriano costituiscono una chiara violazione del diritto internazionale ilfattoquotidiano.it/2017/04/07/

L’Ottimista. Sperare che questa azione risolva una situazione troppo intricata è difficile anche per un ottimista, ma la speranza è l’ultima opzione che rimane.

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