mercoledì 5 aprile 2017

Presidente Regione Puglia. Emiliano Michele. Le regole del processo.

Presidente Regione Puglia. Emiliano Michele. Le regole del processo.

Tutto rimandato a dopo le primarie del Pd, in programma il 30 aprile. Il procedimento disciplinare al Csm nei confronti di Michele Emiliano, magistrato in aspettativa, governatore della Regione Puglia e candidato alla guida del Pd, è stato aggiornato all'8 maggio prossimo, quando il Partito democratico avrà già scelto il suo nuovo segretario, tra Emiliano, appunto, Matteo Renzi e Andrea Orlando. Questa mattina a Palazzo dei Marescialli si è svolta la prima udienza davanti alla Sezione disciplinare, presieduta dal vicepresidente Giovanni Legnini. Emiliano è accusato di illecito disciplinare per aver svolto mandato amministrativo come sindaco di Bari (dal 2004 al 2009), per essere stato assessore "esterno" al comune di S.Severo (Fg) e per l'incarico di presidente della Regione Puglia (da giugno 2015 a oggi). Nello stesso periodo è stato anche segretario regionale del Pd e presidente Pd della Puglia. Da lugio 2016, poi, come da nuova contestazione del pg, Carmelo Sgroi, si è candidato alla segreteria del Pd, che "per statuto presuppone l'iscrizione" al partito. Per questi motivi, secondo l'accusa, Emiliano ha violato, a partire dal 2007, la norma posta a garanzia dell'esercizio indipendente e imparziale della funzione di giudiziaria e valida anche per i magistrati che non svolgono temporaneamente questa funzione, per essere collocati fuori ruolo organico dall magistratura. Nel corso dell'udienza, il difensore di Emiliano, il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, ha chiesto al Csm di convocare i magistrati fuori ruolo, Felice Casson, Caterina Chinnici, Stefano Dambruoso, Donatella Ferranti, Anna Finocchiaro e Doris Lo Moro, parlamentari, Cosimo Ferri e Domenico Manzione sottosegretari, e Vania Contraffatto, assessore alla Regione Siciliana, "tutti magistrati che si trovano in una situazione assimilabile a quella di Emiliano", ha detto Spataro sottolineando che "non si tratta di una chiamata in correità". Ma la Sezione disciplinare ha respinto la richiesta e ha aggiornato l'udienza all'8 maggio prossimo. Laconico il commento di Emiliano con i giornalisti che gli hanno chiesto del rinvio del processo disciplinare: "Sono le regole del processo", ha detto. -

Un elogio alla magistratura che non ha turbato gli equilibri politici ed ha  rispettato i tempi della politica. Se poi Emiliano dovesse risultare incompatibile porta sempre presentare le dimissioni da una o dall’altra parte. Che problemi ci sono? Ci sono dei tempi da rispettare visto che se ne discute dal 2004? La calma è la virtù dei forti. L’Ottimista.

Nessun commento:

Posta un commento