venerdì 21 aprile 2017

Di Maio. L'Unità





Di Maio Luigi. L’Unità

In seguito alle «parlamentarie» del Movimento 5 Stelle, viene candidato on line con 189 preferenze ed eletto alla Camera dei deputati per la circoscrizione Campania 1 al secondo posto nella lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 2013.
Il 21 marzo 2013 è eletto vicepresidente della Camera dei deputati con 173 voti.
Dal 7 maggio fa parte anche della XIV commissione, che si occupa delle politiche dell'Unione europea. In breve tempo diventa uno dei volti più noti del partito, tanto da essere nominato membro del cosiddetto "direttorio" del movimento, costituito da cinque parlamentari scelti da Beppe Grillo, con l'obiettivo di costruire il principale organo direttivo del partito, con funzione di raccordo tra il leader e gli eletti in parlamento. Wikipedia.
Di Maio il più tranquillo dei grillini  azzanna alla giugulare Matteo Renzi con una querela di una decina di pagine sui presunti appalti facili finiti all'imprenditore Massimo Pessina dopo l'acquisto e il salvataggio del quotidiano L'Unità.
I reati individuati da Luigi Di Maio nell'esposto sono istigazione alla corruzione, corruzione internazionale, induzione indebita, turbativa della libertà degli incanti e traffico di influenze illecite. Roba da una decina di anni di carcere.
Se ne occuperà la Procura di Napoli che su Renzi (Tiziano) aveva già iniziato a indagare nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolto anche l'immobiliarista Alfredo Romeo, poi trasferitasi con tanto di mistero per le intercettazioni manomesse dai carabinieri per competenza territoriale nella Capitale. Analoga segnalazione è stata inviata anche all'Anac di Raffaele Cantone per la verifica della correttezza delle modalità di affidamento delle commesse pubbliche al Gruppo Pessina.
La querela, per ora, l'ha fatta il vicepresidente della Camera affidandola al suo legale di fiducia, il penalista napoletano Maurizio Lojacono. La procedura prevede che l'esposto venga affidato a un pubblico ministero che avvierà le attività istruttorie preliminari e aprirà un fascicolo.
Secondo Di Maio c'è la necessità di un rigoroso accertamento. Lo spunto iniziale sono le critiche condizioni finanziarie in cui versa il gruppo Pessina prima di rilevare il giornale fondato da Antonio Gramsci. Il fatturato della holding, dal 2014, anno del passaggio della testata, esplode e nel giro di qualche anno, l'imprenditore Massimo Pessina mette in cassa appalti per 236 milioni di euro. Il Gruppo fa affari in Kazakistan attraverso l'Eni anche se il colosso energetico ha smentito partnership locali e prova a estendersi anche in Iran dove ottiene protocolli per lo sviluppo di 5 ospedali due in fase di avanzamento in project financing.
Perché Russo, che è molto vicino a Renzi senior, fa da advisor per l'acquisto di un quotidiano che, allo stato attuale, vende poco più di 7mila copie al giorno? .ilgiornale.it.21.4.2017


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