lunedì 24 aprile 2017

Cantone Raffaele. ANAC. Vigilanza

Cantone Raffaele. ANAC. Vigilanza

Ci sarebbe la “manina” di Maria Elena Boschi sul caso Anac. Con il ripristino dei pieni poteri di vigilanza al capo dell’ Anac, Raffaele Cantone, il governo mette la sordina al caso, il che non toglie che l’intera faccenda rischia di logorare i delicati rapporti tra il premier e la “sua” sottosegretaria Maria Elena Boschi, scrive Repubblica. «Perché è su di lei che ricadono i poteri di coordinamento dei testi e la responsabilità sugli uffici legislativi. È lei che come sempre ha gestito il pre-Consiglio del 13 aprile in cui si è consumato il caso. Risponde a lei adesso l’Ufficio legislativo guidato da Roberto Cerreto.
Sul depotenziamenteo dell’Anac – ossia la scomparsa della norma che consentiva a Cantone di intervenire preventivamente, cioè senza attendere l’intervento della magistratura ordinaria in caso di palese irregolarità – il governo ha tentato di salvarsi in calcio d’angolo, coivolgerendo altri soggetti, il Consiglio di Stato, arrampicandosi sugli specchi.
Il gelo con la Boschi resta, anche se Gentiloni tenta di “derubricare” il caso ad incidente tecnico. A ciò si aggiunge la risposta piccata  del Consiglio di Stato, il cui presidente Alessandro Pajno smentisce in un’intervista sempre su Repubblica di avere dato «l’altolà a Cantone», né di avere suggerito di elminiare quel potere a Cantone. La malagestione della faccenda è tutta della Boschi. secoloditalia.it/2017/04/22.

L’Ottimista. Speriamo tutti che Il Premier la punisca il più severamente possibile dicendole inesorabilmente:” Sciocchina (ma con punto esclamativo)!

Nessun commento:

Posta un commento