Ruggiero Michele. Agenzia di
rating Fitch
Carcere a chi complottò contro l'
Italia» Il pm di Trani chiede una condanna di nove mesi per l' analista dell'
agenzia di rating Fitch, accusata di aver manipolato il mercato aprendo così la
strada al governo Monti. Lannutti (Adusbef): «Berlusconi fu destituito dalla
finanza criminale»
Continua la saga che vede
protagoniste la giustizia italiana e le agenzie di rating, colpevoli di
manipolare il mercato. Questa volta ad andarci di mezzo è stato l' analista di
Ficth, David Willmoth Riley, per cui il pubblico ministero del Tribunale di
Trani, Michele Ruggiero, ha chiesto nove mesi e 16.000 euro di multa. La colpa
di Riley è quella di aver manipolato il mercato rilanciando dal 10 al 18
gennaio 2012 «indebiti annunci preventivi di imminente declassamento» dell'
Italia, decretato ufficialmente dell' agenzia Fitch il 27 gennaio 2012.
Il punto in casi come questi è
sempre il solito: possono delle società private come le agenzie di rating
tenere in pugno una nazione e i mercati finanziari con i loro giudizi? Sono
sentenze sempre motivate da preoccupazioni oggettive? Secondo l' accusa della
Procura di Trani, no. Tanto che il pm Ruggiero sostiene che, a differenza di
Ficth, l' Italia nel 2011 stesse ben meglio di quanto dichiarato dall' agenzia
americana e soprattutto fosse ben più in forma di altri Paesi dell' Unione
Europea.
Lo dimostrerebbe anche il
documento di Stabilità finanziaria dell' epoca, citato dal pm come prova della
salute - precaria ma non troppo - del nostro Paese.
Per questo motivo non c' erano «i
presupposti per il doppio declassamento (da A a BBB+) operato da Fitch nel
gennaio 2012». Il punto che vuole dimostrare il pubblico ministero è che Riley
avrebbe divulgato «a mercati aperti informazioni che dovevano restare
riservate, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del
prezzo degli strumenti finanziari».
Riley sarebbe colpevole di aver
agitato le acque senza motivo. Gli analisti di Fitch «travestono, mascherano le
anticipazioni indebite sul declassamento imminente del rating dell' Italia
attraverso spiegazioni di precedenti rating. Così si sottraggono alle sanzioni
della Consob, perché le anticipazioni del rating sono vietate dai regolamenti,
ma il mercato li prende sul serio. Infatti, ai tempi c' è stata volatilità
negativa sul mercato», ha detto Ruggiero. Secondo la difesa, invece «non c' è
stata alcuna diffusione di notizie false. Fitch ha trasferito al pubblico
notizie vere. Questa circostanza è fondamentale, come afferma la Cassazione, ed
è alla base del precetto di cui ci occupiamo.
Al processo sono costituite parte
civile le associazioni dei consumatori Adusbef, Acu e Federconsumatori e 13
risparmiatori. «Quello del 2011 è stato un golpe», ha detto alla Verità Elio
Lannutti, presidente di Adusbef.
«Quello di Berlusconi non era
certo il mio governo, ma va detto che è stato destituito dalla finanza
criminale. I banchieri hanno una giustizia privilegiata, ma questo non vale per
il Tribunale di Trani. Per questo ci auguriamo che le richieste del pubblico
ministero vengano accolte», ha continuato Lannutti.
Ora non resta che capire come
andrà avanti il processo e quale sarà la sentenza che verrà emessa a febbraio
sotto la luce dei riflettori. Fatto sta che la procura di Trani è piuttosto
avvezza a processi contri nomi grossi del settore finanziario in nome di un
«complotto» (solo presunto) che istituzioni finanziarie e agenzie di rating
avrebbero ordito ai contro l' Italia, con il solo scopo di far impennare lo
spread. Si tratta di inchieste che però finora sono finite nel nulla. Il
processo contro Fitch è stato diviso in due parti, con un troncone spostato per
competenza territoriale a Milano, dove il gip - su richiesta del pm - ha già
archiviato le ac cuse di un altro analista coinvolto, Alessandro Settepani, le
stesse per cui invece a Trani si chiede la condanna di Riley.
C' è poi un altro filone di
inchiesta: Trani sta infatti cercando di vederci chiaro su un' altra firma del
mondo del rating: Standard & Poor' s. Anche in questo caso l' accusa è di
manipolazione del mercato a cinque tra analisti e manager della società.
Tra le persone ascoltate dai
magistrati c' è anche il noto economista Luigi Zingales che ha difeso S&P,
sostenendo che è stata l' unica a capire che alcuni Paesi europei come la
Grecia potevano fallire. Ma anche in questo caso è ancora tutto da decidere. http://alfredodecclesia.blogspot.it/13.3.2017.
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