martedì 21 marzo 2017

Mengozzi Francesco

Mengozzi Francesco

Mengozzi nel 1998  ricopre il ruolo di direttore generale delle Ferrovie dello Stato.
Nel 2001 il governo Amato lo individua come il possibile risanatore della compagnia aerea Alitalia, su indicazione del sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Micheli. Durante questo periodo di crisi Alitalia rischia il fallimento nonostante la ricapitalizzazione portata a termine nel 2002 di un miliardo e quattrocento milioni di lire. Durante la gestione Mengozzi Alitalia riduce l'offerta cancellando molte destinazioni (GeddaBangkokPechinoHong KongSan FranciscoLos Angeles) e vendendo una parte della flotta. Conclude un accordo con la compagnia aerea Air France con cui ci sarà uno scambio azionario del 2 per cento. Una partnership molto critica per le condizioni poco favorevoli per la compagnia italiana. Dopo un periodo di forti contestazioni a febbraio 2004 si dimette dall'incarico.
Un mese dopo le dimissioni Francesco Mengozzi assume l'incarico di condirettore generale delle Poste Italiane con la guida della Divisione Bancoposta. Al manager viene riservato anche un posto nel consiglio di amministrazione, che però non verrà rinnovato nel 2005.
Nel 2007 Francesco Mengozzi lascia la guida di Bancoposta per entrare nella banca d'affari americana Lehman Brothers dove si dedica alle infrastrutture e ai trasporti. Con questo incarico segue la privatizzazione Alitalia, affiancando la candidatura di Air France.Wikipedia
Tra il 2001 e il 2007 hanno sperperato il denaro della vecchia Alitalia causando, secondo i pm, perdite per oltre 4 miliardi di europer questo il tribunale di Roma ha condannato in primo grado Giancarlo Cimoli, presidente e amministratore delegato della compagnia dal maggio 2004 al febbraio 2007, e altri tre manager tra cui l’ex ad Francesco Mengozzi. A Cimoli, accusato di bancarotta e di aggiotaggio (diffusione di notizie false per alterare i valori del titolo in Borsa) sono stati dati 8 anni e 8 mesi di reclusione, 32 mesi in più rispetto ai 6 anni chiesti dal procuratore aggiunto Nello Rossi durante la requisitoria. E’ stato anche interdetto per un anno dalla possibilità di assumere cariche direttive presso le imprese.
Pierluigi Ceschia, ex responsabile del settore Finanza straordinaria, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi, mentre per Gabriele Spazzadeschi, già dg del settore Amministrazione e finanza, sono stati decisi 6 anni di reclusione. Cinque anni, infine, a Francesco Mengozzi, amministratore delegato dal febbraio 2001 al febbraio 2004. Sono tutti accusati di bancarotta. I condannati dovranno risarcire le parti civili per oltre 355 milioni di euro in solido. ilFattoQuotidiano.28 settembre 2015.




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