domenica 19 febbraio 2017

Poesie. Il Cristo

Il Cristo


L’Eridano erculeo gonfiato avea
possente l'alveo per terre dominar.
L'acqua travolse quel che gli uomini vollero posar.
Tu mortal perché contro natura osar intendi?
Ad opre più fauste l’agir tuo attendi.
A nulla val fiducioso voti al dio posar
per placare la furia che tutto può disfar.
La del Cristo effige ugual sorte appresta
la furia natural cui nulla arresta.
Come il navigante intrepido
le colonne varcar intraprese
i novelli Argonauti la veneta
armar decisero per avventura insolita.
Gli intrepidi vollero la sacra
immagine nei flutti ritrovar.
Il Dio pietade delle opere mortali sentì
e la sacra immagine sottrasse al suo perir.
Sì prodi le oscure acque più miti già or
sono è il cristian simbolo potete voi posar.
La natura mutilata con nuove preci
il nume potrà rinnovellar.
Non temete la dannosa ruina
che il dolce pendio delle rive travolse.
La fausta Proserpina il vate pregherà
il seme rigoglioso di nuovo germogliar potrà

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