lunedì 27 febbraio 2017

Gentiloni. Cibersicurezza

Gentiloni. Cibersicurezza

Il terrorismo fondamentalista di matrice islamica rimane l’elemento di maggiore preoccupazione per la sicurezza italiana (e non solo). È il concetto che viene ribadito stamane dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni  assieme ai ministri Alfano, Minniti e Pinotti, durante un incontro a Palazzo Chigi dedicato ai temi della sicurezza, della immigrazione e della situazione libica durante la relazione annuale sull’intelligence
Da parte del premier è arrivato un messaggio concreto e allo stesso tempo incoraggiante: “Più sicurezza non vuol dire meno libertà. Sappiamo di essere in un mondo – ha sottolineato – in cui si moltiplicano le minacce di vario genere, dagli attacchi della cibersicurezza ai pericoli del terrorismo. A queste minacce si risponde non nell’illusione di chiudersi, ma accettando la sfida”.
Ed è chiaro che nell’era digitale in cui viviamo, la vittoria di quella sfida dovrà passare necessariamente per il fronte della rete e della sicurezza cibernetica (detta anche cyber security) su cui si dovranno concentrare le attenzioni e il lavoro delle varie forze dell’ordine. E su questo tema Gentiloni assicura l’impegno di tutti:  “Uno dei maggiori terreni sui quali si impegnano oggi il gruppo dirigente, la nostra intelligence e il prefetto Pansa in prima persona è la necessità di adeguare l’architettura e l’impegno italiano in termini di cyber security e alle sfide sempre crescenti che la cyber security propone a livello internazionale”.
Gentiloni, poi, presentando la relazione annuale sull’intelligence con il direttore del Dis Pansa ha sottolineato come non bisogna abbassare la guardia per il contesto in cui operiamo: “L’Italia ha grandissimi vantaggi e opportunità dal suo essere al centro del Mediterraneo ma naturalmente è esposta anche a minacce e rischi. Il nostro lavoro – ha aggiunto – continua nell’ambito della coalizione internazionale contro Daesh e i nostri servizi di intelligence continuano a svolgere un’attività di grande importanza”. Unutà.it.27.2.2017.



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