giovedì 29 dicembre 2016

Partito politico. Partito democratico

Partito politico. Partito democratico

Il Partito Democratico (PD) è un partito politico italiano di centro-sinistra, fondato il 14 ottobre 2007.
Tra il 19 e il 21 aprile 2007 si tenne il IV e ultimo congresso dei Democratici di Sinistra.
L'elezione di Piero Fassino alla segreteria fu sostanzialmente l'approvazione da parte della base dei DS della creazione del nuovo soggetto politico.
Anche il II congresso della Margherita, tenutosi dal 20 al 22 aprile 2007, si svolse con l'obiettivo di dar vita al Partito Democratico, e orientata in tal senso fu l'unica mozione presentata dal Presidente federale del partito Francesco Rutelli. partitodemocratico.it
Sabato 27 ottobre 2007 avvenne la prima riunione dell'Assemblea Costituente Nazionale del Partito Democratico a Milano, presso la Fieramilano.
I delegati erano 2.858, eletti attraverso liste bloccate formate col criterio dell'alternanza uomo-donna.
Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo, nonché Premier allora in carica, fu eletto primo Presidente dell'Assemblea.
Nella riunione di insediamento venne formalizzata l'elezione di Veltroni a primo Segretario Nazionale.
Appena sorto, il Partito Democratico assunse immediata-mente il ruolo di maggiore forza politica all'interno del secondo Governo Prodi.
La riforma della legge elettorale che si stava delineando mirava alla creazione di un sistema sostanzialmente bipartitico e avrebbe dunque tenuto fuori dal parlamento i partiti più piccoli.
Il leader del PD Walter Veltroni, inoltre, dichiarò che quando si sarebbe andati alle elezioni, qualunque legge elettorale fosse stata in vigore, il PD si sarebbe presentato da solo, senza stringere alleanze con nessun altro partito politico in quanto il partito aveva una "vocazione maggioritaria".
A seguito di questa dichiarazione, raccontò lo stesso Romano Prodi, Clemente Mastella, a capo della piccola formazione dell'Udeur, temendo di rimanere fuori dal parlamento innescò una crisi di governo.
Il 24 gennaio 2008 il Governo Prodi venne così sfiduciato al Senato.
Alle elezioni politiche del 2008 PD e Italia dei Valori raccolgono complessivamente il 37,546% dei consensi alla Camera, contro il 46,811% della coalizione
Il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia guidata da Silvio Berlusconi, e il 38,010% al Senato, contro il 47,320% della coalizione avversaria.
Dopo le difficoltà incontrate dal mandato esplorativo di Bersani, e le sue successive dimissioni, l'incarico di formare il governo è stato affidato a Enrico Letta, esponente del Partito Democratico, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 24 aprile 2013.
Letta riesce a formare in pochi giorni una maggioranza formata dal PD, dal PdL e da Scelta Civica. Il Governo Letta è il 62º della Repubblica Italiana, il primo della XVII legislatura, in carica a partire dal 28 aprile 2013.
La fiducia è stata ottenuta sia alla Camera che al Senato, rispettivamente il 29 e il 30 aprile.
In seguito alle dimissioni di Pier Luigi Bersani, l'11 maggio 2013 Guglielmo Epifani viene eletto nuovo segretario dall'assemblea del partito con 458 voti, pari all'85,8% dei voti validi, su 534.
Il 9 luglio 2013, il sindaco di Firenze Matteo Renzi conferma l'intenzione di candidarsi a segretario nazionale del PD.
Il 13 febbraio 2014 il premier Enrico Letta viene sfiduciato da una mozione di Matteo Renzi nella Direzione Nazionale del Partito Democratico, con un documento in cui si chiedeva un cambio dell'esecutivo; Letta si dimette il giorno dopo.
Il 17 febbraio seguente, Renzi riceve quindi l'incarico dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di formare un nuovo "governo di larghe intese.
Nel mese di novembre 2015 è stata dichiarata la bancarotta del quotidiano l'Unità, organo di stampa del partito, per circa 125 milioni di euro.
La Presidenza del Consiglio dopo avere tentato senza successo di rivalersi sul patrimonio immobiliare del Partito Democratico ha versato 107 milioni di euro alle banche creditrici.
La legge Legge 11 luglio 1998, n. 224, varata dal governo Prodi, ha introdotto la garanzia statale sull'esposizione dei giornali di partito.
Renzi si dimette dopo il risultato negativo del referendum confermativo della riforma costituzionale nel dicembre 2016.
Subentra il governo Gentiloni. Wikipedia

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