mercoledì 28 dicembre 2016

Milano. Pirelli. Amianto

Disastri ambientali. Milano. Pirelli. Amianto

Sono stati tutti assolti con formula piena i nove ex manager di Pirelli accusati a Milano di omicidio colposo e lesioni gravissime per i 28 casi di operai morti o ammalati a causa dell'amianto, dopo aver lavorato negli stabilimenti milanesi dell'azienda tra gli anni '70 e '80.
Lo ha deciso il giudice della Quinta sezione penale del tribunale Annamaria Gatto che ha scagionato gli imputati "perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto".
Il pm Maurizio Ascione aveva chiesto condanne a pene comprese tra i 4 anni e mezzo e i 9 anni di reclusione per sei ex dirigenti Pirelli.
Lo scorso marzo, però, il giudice della Quinta sezione penale ha deciso di disporre una perizia prima della sentenza e dopo che i legali di Pirelli Tyre spa, responsabile civile nel procedimento, avevano prodotto una serie di documenti in relazione a cessioni di rami d'azienda tra fine anni '70 e inizi anni '80. Perizia che avrebbe accertato "la presenza degli attuali imputati nelle governance delle società" che hanno gestito gli stabilimenti e che evidenziava "elementi insufficienti" sul "controllo" del "'rischio amiantò e messa in sicurezza delle sostanze nocive".
Oggi, tuttavia, come accaduto già a Milano in altri e recenti processi ad ex manager di aziende, è arrivata per tutti gli imputati l'assoluzione con formula piena.
Quello che è arrivato a sentenza lunedì è il processo bis frutto di un secondo filone dell'inchiesta. Il primo troncone del processo, dopo la condanna in primo grado degli imputati, si era concluso in appello con un'altra assoluzione per undici ex manager dell'azienda. repubblica.it/cronaca/2016/12/19.

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