venerdì 30 dicembre 2016

Marino Ignazio

Marino Ignazio
Alle elezioni politiche italiane del 2006 Ignazio Marino si candida al Senato come indipendente: viene eletto nelle fila dei Democratici di sinistra. Nella legislatura ricopre l'incarico di Presidente della commissione igiene e sanità del Senato. Particolare attenzione suscita il suo impegno perché anche in Italia si possa introdurre una legge sul testamento biologico.
Nel campo della ricerca scientifica ottiene la creazione di un fondo destinato ai giovani ricercatori, valutati da una commissione di scienziati under 40, secondo il criterio della peer review (revisione paritaria o revisione paritetica).
Nel 2007 pubblica un saggio edito dalla fondazione Italianieuropei e intitolato "Sistema salute". Analisi e prospettive per il futuro della sanità italiana. Nel 2008 pubblica per la collana "I Mestieri della Scienza" di Zanichelli, il libro "Idee per diventare chirurgo dei trapianti. Una corsa fra la vita e la morte."
Alle elezioni politiche del 2008 Marino si ricandida e viene eletto nuovamente senatore. Entra a far parte della Commissione igiene e sanità e diviene Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel 2009 Ignazio Marino si candida alla segreteria del Partito Democratico, sfidando Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini alle elezioni primarie del partito.
Nel mese di aprile 2013 vince le primarie del PD per correre alla carica di sindaco del comune di Roma: al primo turno ottiene oltre il 40% delle preferenze. Dopo il ballottaggio, il 10 giugno 2013 è lui il nuovo sindaco della Città Eterna. Nel settembre 2015 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma a seguito di un'inchiesta portata avanti nei suoi confronti per presunte irregolarità in alcuni pagamenti a suoi collaboratori effettuati da Imagine, Onlus da lui fondata nel 2005: l'iscrizione nel registro degli indagati è comunque considerata un atto dovuto per consentire una rapida conclusione degli accertamenti a favore del sindaco. Poche settimane più tardi, l'8 ottobre 2015, Ignazio Marino annuncia le dimissioni dalla carica di sindaco di Roma, firmandole quattro giorni più tardi. http://biografieonline.it/
Quelle spese con la carta di credito del Comune gli costarono le dimissioni e stamattina è arrivata la prima batosta giudiziaria. Per l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino sono stati chiesti 3 anni, 1 mese e 10 giorni di carcere. Questa la pena totale sollecitata dai pm della Capitale per l’ex primo cittadino, accusato di peculato, truffa e falso.
I pm gli contestano, nell’ambito di due diversi procedimenti, sia l’utilizzo della carta di credito del Comune per cene private, sia il pagamento di consulenze per la onlus Imagine di cui Marino era il fondatore.
Per quanto riguarda la vicenda relativa alla carta di credito (il cui plafon era stato aumentato da 10 mila a 50 mila euro) a Marino sono contestate spese di circa 13 mila euro in cene. Somma che l’ex Sindaco ha poi restituito dopo l’apertura dell’inchiesta.
In merito alle indagini sulla onlus, che coinvolge altri tre indagati, l’accusa riguarda la certificazione di compensi riferiti a prestazioni fornite da collaboratori fittizi o soggetti inesistenti.
Operazione avvenuta tra il 2012 e il 2014, che avrebbe creato un danno patrimoniale di 6000 euro all’Inps per il mancato versamento degli oneri contributivi. Il Comune di Roma si è costituito parte civile ed ha chiesto 600 mila totali tra danni funzionali e di immagine. lastampa.it/2016/09/29


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