venerdì 16 dicembre 2016

Banche popolari. Riforma. Corte Costituzionale

Banche popolari. Riforma. Corte Costituzionale

l Consiglio di Stato ha trasmesso alla Corte Costituzionale l’ordinanza con cui solleva questioni di legittimità sulle norme per la trasformazione in spa delle banche popolari contenute nel decreto legge del marzo 2015. Il decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, recante "Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti" ha modificato la normativa di riferimento delle banche popolari, è stato presentato dal Presidente Consiglio Ministri (Renzi), Ministro dell’economia delle Finanze (Padoan), Ministro Sviluppo Economico (Guidi)
Alla Consulta viene sottoposto non solo il “nodo” relativo al diritto di recesso per i soci e al loro rimborso, ma anche quello che riguarda l’utilizzo del decreto legge in relazione alla evidente carenza dei presupposti di necessità e urgenza. Se la Corte Costituzionale accogliesse questo rilievo, l’intera norma sulle Popolari potrebbe essere travolta.
L’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale della VI sezione del Consiglio di Stato è stata preceduta da quella del 2 dicembre con cui i giudici amministrativi hanno sospeso in via cautelare alcune disposizioni della circolare della Banca d’Italia che contiene le misure attuative della trasformazione della popolari in Spa, annunciando che la questione sarebbe stata sottoposta alla Corte Costituzionale.
A rivolgersi ai giudici amministrative sono stati alcuni soci delle banche.
Il tema centrale è quello del diritto di recesso. Il decreto legge del governo, infatti, prevede che il diritto del socio che recede a vedersi liquidate le azioni, non sia solo differito entro termini precisi e con interessi, ma possa essere limitato, fino a escluderlo.
Inoltre attribuisce a Bankitalia il potere di disciplinare le modalità di tale esclusione prospettando – secondo il Consiglio di Stato – la “attribuzione all’Istituto di vigilanza di un potere di delegificazione in bianco”.

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