lunedì 12 settembre 2016

Poesie. Il segreto

Il segreto

Tu vuoi che ti riveli il famigliar segreto?
nessuno ne parlò per non spiacere,
ma io nella strozza non lo voglio tenere.
Ti vedo indeciso, hai forse paura,
ti assicuro che non è una cosa dura.
Per me l'importante non è il te lo rivelare,
la cosa che mi preme è che sia tu
a decidere sul farmi parlare.
Se a te il segreto non cal di sapere,
io non ho più il cruccio,
nell'incertezza, di doverlo tenere.












































Le “boutades”

Per anni ho detto cose serie,
ho masticato nero.
Ora dico solo delle boutades,
mi diverto in modo vero.
Tu che ridi e mi credi scemo,
ascolta il tuo cuore esci dal conformismo,
dì anche tu quello che ti scorre
nelle vene in modo sincero.














































Dirigente

O dirigente che mi sta in cagnesco,
perché sai che io so
che tu ti approfitti di noi
poveri diavoli,
perché hai sempre
sta espressione corrucciata?
fai quello che vuoi,
interpreti le norme come più ti aggrada,
ti fai gli stipendi e gli affari tuoi.
Lasciaci vivere pure a noi!












































 Al viaggiatore

A te intrepido viaggiatore
che ti accingi a  varcare le insidiose colonne d’Ercole
giunga il mio commosso saluto.
Torna ricco di trofei, di avventure, di esperienze
con nuovi popoli e paesi.
Porta a noi comuni mortali
legati alla modesta realtà del nostro orticello
la scrigno pandorico stracolmo delle tue avventure.
Dalle tue mirabilie potremo imparare
 il senso profondo della continua ricerca di genti nuove?
Apriremo mai noi il vaso?











































No ai formalismi si alle emozioni

Tu che mi scherni perché per te nulla faccio,
tu forse credi che sto sempremente in ozio?
Non sai che son poeta?
Il verseggiatore deve interpretare i sentimenti,
deve guardare il mondo e scriverne.
Il versificatore deve pensare e trovare parole  acconce ,
deve godere della vita e trasmette agli altri
le sensazioni che non hanno il tempo di provare.
Percezioni che lui sente e che ai poveri mortali propina
per scrostarli dai formalismi di una vita priva di fantasia.












































La Svizzera

Noi proponiamo,
noi suggeriamo,
noi indichiamo:
che la Svizzera è una nazione.
Il popolo fremente risponde gaudente.
Noi dichiariamo,
noi affermiamo,
noi acclamiamo:
che la Svizzera è una nazione.
Il popolo gasato  risponde estasiato.












































Il drago del lago Saoseo

Le ruvidi pietre squadrate cingono
con un morbido abbraccio
le acque trasparenti del lago Saoseo.
I pini si protendono verso le sponde.
Vogliono congiungersi ai limpidi flutti
in una fraterna unione .
Sopra le non più eterne nevi guardano compiaciute 
e invitano il viandante al sorriso.
Non temere pellegrino la fauci del drago
che le luci del mattino hanno risvegliato.
La quiete del meriggio ha disciolto la sua presenza.
Resta qui con me ferma il tuo incessante andare,
 resisti ai  falsi miraggi
e almeno per un momento ritrova te stesso.








































Ombre 3

Io so chi sei tu che ti scaldi fumando una sigaretta.
Hai attraversato lande sperdute per tornare per costruire
la famiglia che poco hai conosciuto.
Voglio ripercorrere i tuoi sentieri per ricordare
i brevi momenti vissuti assieme
ora quasi completamente dimenticati
e per farti rivivere nella nostra memoria.
Io so chi tu sei che ti godi il fresco della laguna
seduta al tavolo della gelateria sulla riva degli Schiavoni
sono lì con te come altre volte per restare insieme
a condividere pochi momenti.
Poi sono partito per continuare da solo la mia vita.
Io so chi tu sei coi riccioli rossi.
Mantieni il tuo cuore di bambina felice
che vinceva i concorsi di bellezza.
Eri la migliore organizzatrice di momenti di convivio
che tenevano assieme la famiglia
senza di te è mancato un pezzetto di cuore a tutti noi.
Io so chi tu sei sempre pronto a guarire i nostri malanni.
Forse non hai capito che dovevi credere
un po’ di più in chi ti stava vicino
e che dovevi diffidare degli adulatori.
Eri abituato a vincere e a seguire il ritmo delle pagaiate
 senza voltarti indietro ad aspettare i più deboli.
Adesso di certo ci manca il tuo sostegno,
siamo diventati noi, forse  di malavoglia,
il punto di riferimento dei nostri figli.
Non dobbiamo piangere al ricordo delle nostre immagini.
Non dobbiamo pensare che non ci siano più.
Le ombre sono lì che ci seguono
e vogliono che sorridiamo felici alla vita.

A Giovanni Centofanti, Felicetta di Marzo,Titti Facco Paolo Mondini





















Ombre 2

Io so chi sei tu che confuso nella nebbia
mi inviti a cantare.
Accarezzi il tuo contrabbasso
e attorno a  te visi sorridenti
accennano un motivo a me famigliare.
Io so chi sei tu che ti riposi sulla sponda di Eridano
attendendo l’ora della magia del tramonto.
tieni nelle mani il tuo libro e declami
le poesie a noi care di un tempo passato.
Io so chi sei tu che trai dai vecchi dipinti
i colori nascosti e ritrovi come per incanto
vecchi racconti donandogli nuova vita
mentre i  curiosi attorno  tentano invano
di scoprire i tuoi segreti. 
Io so chi sei tu che interpreti vecchie canzoni
del mondo incantato della Senna,
e hai ritrovato per noi l’anima dei poeti
che era oramai scomparsa per gli altri.
Sei l’amico padre che sapeva parlare a tutti
di amicizia e di amore.
Voglio superare il confine fra il vostro e il mio mondo
 per ritrovare gli amici di un tempo.

A Luciano Anselmi, Bernardo Ferrari, Pasqualino Dilzeni, Sergio Ceni.






























 Il ragazzo da scoprire

dalla poesia ai fornelli,
dalla vela ai circuiti ciclistici,
dal ballo alla 'green therapy',
dai tomi all'amicizia,
dalla recitazione alla voga veneta,
non sei un super man
sei semplicemente vivo!
Continui ad essere  un ragazzo
Che ha ancora tutto da scoprire! 













































Ombre

I ricordi delle persone che mi hanno lasciato prendono sembianza di ombre.
Le immagini sbucano fuori dai luoghi noti del mio passato
Le eteree figure non mi fanno paura, non ho alcun timore.
Ho la percezione di avere degli amici che silenti mi guardano.
Sono lì mi attendono senza fretta e senza fare nulla per indugiarmi a seguirle.
Le ombre mi fanno compagnia nei ricordi di amici di un tempo.
Insieme a loro sono tranquillo anche per il futuro.
Non sarò solo. C’è qualcuno che mi attende.














































Tramonto a Marettimo

Improvvisamente a prua emerge dal mare la massa scura di Marettimo.
Non temere marinaio le nuvole bianche che circondano l’isola
non nascondono le insidiose navi romane,
ormai sazie del sangue degli increduli punici.
L’isola pacificata mi aspetta col mare blu delle sue calette e con le sue grotte
per darmi sicuro approdo al riparo dalle insidie di una vita troppo complicata .
Voglio spogliarmi degli orpelli, abbandonare computer e cellulare
e restare  qui a godere del sole e del mare.
Voglio temermi stretta la mia donna  e con lei sdraiarmi sulla spiaggia,
abbandonando il nocchiero, che vuole tornare al porto sicuro.
Voglio aspettare con lei a punta Troia il tramonto oramai 
rappacificato con quel mondo vero
che sto invano cercando di cancellare dal mio cuore.
Tu, Musa, dammi un motivo,
anche se insensato, per rinviare il mio ritorno.
Voglio restare qui ad aspettare ogni giorno
all’imbrunire la magia del tramonto.






































Dappertutto

Ti sei mai chiesto perché gli uccelli
stanno appollaiati sul ramo di un albero
quando possono volare dappertutto.
Quando te lo chiederai domandati
perché tu rimani quasi sempre nella tua stanzetta
attaccato alle piccole cose di tutti i giorni.

















































Per Lina

All'amica ritrovata
vo consegnar timidamente
quel che della mia segretata
 vita consegnai pubblicamente
perché figli, amici e parenti
sapesser dei miei accadimenti
(Dedica " Grembiulino")















































La fantasia

Velo incantato
di mille immagini immobili
che aspettano soltanto te
per animarsi.


Isabella Centofanti














































Il giudizio del giudice

Tu che stupita bussi alla porta dolorosa,
tu che mi chiami e piangi fa che io non posa,
finché del sofferente ostello
non abbia dischiuso lo sportello.
Tu che del misero non hai rispetto alcuno
per tua falsa giustizia lo consideri nessuno
non puoi pensar di giungere sereno al di fatale
insonne le tue notti trascuri senza uguale.
Nessun di te avrà mai pietade,
finché al giorno del giudizio ti porterà l’etade.



L’impegnato

Tu impegnato che difendi la cultura,
sol per trovar motivo di emettere futura,
questa tua prepotenza ci ha proprio stufato
devi trovar altro argomento per soddisfar il palato.
Il nostro bel paese è tutto rovinato,
tu ci vieni a parlare di rispettar il creato.
A furia di prenderci per i fondelli
prima o poi ti verranno a prendere per i capelli.
Fuori dalle tue dorate stanze noi ti porteremo
a frantumar la zolla ti costringeremo.


 Stato impositore

Stato aguzzino impositore
che metti le tasse a tutte l’ore
non solo il mio reddito mi vuoi sottrarre,
ma pure il commercialista mi vuoi far pagare
Io ho capito cosa fare: la smetterò di lavorare
così finalmente cesserò di pagare.
Col tuo astruso parametro l’attività mi hai fatto cessare
Allora al tuo welfare scassato andrò a bussare.
Sula pelle della gente costruite la vostra potenza.
La vostra smodata voglia di fare soldi vi porti all’impotenza.
La gente sta male  e lo Stato ingrassa,
la casta ride e fa la voce grassa.
Verrà spero il buon signore
che vi farà pagare col vostro sudore.






 Il sindaco efficiente

Il sindaco se vuol essere efficiente 
deve accontentare tanta, ma tanta gente.
Se promette può andare molto lontano
tanti dei suoi concittadini gli tenderan la mano.
Le più assurde proposte sparare potrà
ognun lo supporta e non lo contraddirà.
I voti presi son come un poderetto 
per cinque anni diritto avrà del tesoretto.
Può fare  e disfare a piacimento 
nessuno potrà reclamare lo scontento.
Chi alla prossima elezione
si ricorderà della sua gestione?
C'è il rischio che pur valendo niente 
ottenga per mezzo degli amici un risultato sorprendente.
Agli amici poi arriveran puntuali 
premi e gettoni che non hanno uguali.
Color che ruminano, ma nulla fanno,
avranno angustie e tasse tutto l'anno.


 L'emigrante

Se l'emigrante vuoi ospitare
in Prefettura devi andare.
Il funzionario zelante  e bello
ti chiederà questo e quello;
molti documenti devi portare
decine di volte devi tornare.
Ancora il sindaco deve arrivare
perché il nulla osta deve rilasciare.
I cittadini tosto incazzati
non sono però stati consultati .
Quando finalmente le carte a posto sono
l'emigrante è i figli suoi, chiedendo perdono,
per l'Europa sono già partiti
lasciando gli ospitanti un po' basiti.
"Se il lavoro neppure per voi tenete
che ci stiamo a fare qui noi anime inquiete?"


Il vigile zelante

Per il vigile zelante
appioppare la multa è una costante.
Se la crisi ci fa essere più attenti,
è un vero guaio per i tutori più intransigenti
Se tutti parcheggiano corretti,
se le pratiche non hanno difetti,
che cosa mai accader potrà alla loro produttività
L’assessore ai conti è esterrefatto
urla: “Qui succede il misfatto!”
Il bilancio del comune corre un grave rischio,
ma io non mi faccio multare e me ne infischio!
Vorrà dire che il galoppino il premio non lo prenderà,
anche se il mio portafoglio a vuotare tenderà.
Bello sarebbe aver meno dell’ordine tutori
che ci rincorrono per cercar onori.
Tanto se la prendono con la brava gente
dei delinquenti veri non gliene frega niente.
 Cinquant’anni

E’ cinquant’anni che ci conosciamo,
è cinquant’anni che ci vediamo,
è cinquant’anni che insieme sorridiamo,
è cinquant’anni che insieme soffriamo,
Fin quando la mente non impazzirà,
il nostro ricordo dolori e gioie unirà.


 La falsa notizia ( La canzone della Diana)

La Diana è morta!
Chi ci prepara ora la torta?
Non la si potrà più sentire recitare,
chi potrà più versare lacrime amare?
Finalmente può venire l’ispirazione
per dedicarle la desiata canzone.
La sua vita è sempre stata in salita
che Dio benedica questa sua fatica!
Io in verità la ho sempre vista ridere e cantare;
è vero però che poco la ho vista ballare!
Certo però che se di teatro non ha da dire,
è ben vero che ci ha fatto divertire.
Alcuni dicon che la hanno sopportata
ma si son mangiati tutto, anche la frittata!
Io so solo che la rimpiangeremo
e che con una bella cantata la ricorderemo!
Ora che la poesia è finita
è arrivata una notizia assai gradita:
falsa la notizia è stata
ora in buona salute è considerata!


 Auguri (Dedicata a Diana)

Un augurio riverente
alla Diana iper presente!
Fu maestra dell' asilo mio
mentre scolaro ero io
ora è una diva sul palco acclamata,
mentre io a casa preparo la frittata.
Qualche anno è già passato,
io sono in pista un po’ acciaccato,
lei è in forma più di pria
e per cent’anni a teatro spero  presente sia.



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