lunedì 2 maggio 2016

IMU COmune di Cremona 2016

IL CONSIGLIO COMUNALE DECISIONE Approva le aliquote I.M.U. per l’anno 2016, confermando quelle già in vigore nell’anno 2015, come di seguito esposto:

 Aliquote Imposta Municipale Propria Aliquota ordinaria 1,00% 

Aliquota per abitazione principale (A/1-A/8-A/9) e relative pertinenze 0,60% 

Abitazioni Locate ai sensi della Legge 431/98 art. 2 comma 3 0,62% 

Abitazioni di tipo rurale 0,81% 

Terreni agricoli 0,81% 

Alloggi regolarmente assegnati dagli ex Istituti Autonomi per le Case Popolari 0,75% 

Onlus ed Enti senza scopo di lucro comprese le II.PP.A.B. riordinate in Persone Giuridiche 0,51% 

Botteghe storiche riconosciute dalla Regione Lombardia 0,86% 

Abitazioni date in uso gratuito a parenti in linea diretta e collaterale fino al secondo grado (figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti-figli dei figli,nonni) 0,88% 

Abitazioni non locate 1,06% 

Negozi e botteghe non locati 1,06% 

Unità immobiliari destinate alla media e grande struttura di vendita così come definita rispettivamente dalle lettere e) ed f), comma 1, art. 4 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 114. 1,06% 

Opifici 0,96% 

Negozi e botteghe 0,96% 

Aree fabbricabili 1,06% 

Fabbricati di categoria D/5 corrispondenti a “Istituti di credito, cambio ed assicurazioni” 1,06% Fabbricati di categoria D di nuova costruzione, posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto esercente l’attività di nuova costituzione ovvero da altro soggetto giuridico esercente che diventi proprietario dell’immobile soggetto ad aliquota agevolata e che continui la stessa attività, destinati all’insediamento di nuove attività produttive a carattere industriale ed artigianale e relativi magazzini e depositi e a carattere terziario avanzato di cui al documento denominato “Pacchetto localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolti alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona”. (Aliquota agevolata valevole fino a 5 anni dalla data di insediamento della nuova attività produttiva risultante da visura camerale) – (quota interamente riservata allo Stato) 0,76% 

Fabbricati di categoria D dismessi che sono stati ristrutturati per essere destinati all’insediamento di nuove attività produttive a carattere industriale ed artigianale e relativi magazzini e depositi di cui al documento denominato “Pacchetto localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolti alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona”, a condizione che siano posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto esercente l’attività di nuova costituzione ovvero da altro soggetto giuridico esercente che diventi proprietario dell’immobile soggetto ad aliquota agevolata e che continui la stessa attività. (Aliquota agevolata valevole fino a 5 anni dalla data di insediamento della nuova attività produttiva risultante da visura 0,76% camerale) – (quota interamente riservata allo Stato) 

Approva, per l’anno 2016, le aliquote TASI confermando l’azzeramento già in vigore nell’anno 2015. 

MOTIVAZIONI La legge stabilisce che l’aliquota di base stabilita per legge è pari allo 1 per mille. Il comune, con deliberazione di consiglio comunale, può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento. Con la medesima deliberazione il consiglio comunale ha la facoltà di aumentare l’aliquota, rispettando il vincolo in base al quale la somma delle aliquote IMU e TASI, per ciascuna tipologia di immobile, non può essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobili. Nel perseguimento di equilibrare la pressione fiscale sui contribuenti derivante dalla IUC si stabilisce di azzerare l’aliquota TASI, posto che le tipologie di immobili oggetto di tassazione sono già sottoposte ad imposizione IMU. Si approvano le aliquote relative all’Imposta Municipale Propria per l’anno 2016 come sopra specificato, confermando quelle già deliberate per l’anno 2015, al fine di reperire le necessarie risorse per garantire il pareggio di bilancio, posto che la legge di stabilità 2016 ha previsto il blocco degli aumenti dei tributi locali. Si mantiene un’aliquota ridotta rispetto all’aliquota ordinaria: - per le abitazioni cedute in locazione ai sensi della Legge 431/98, art. 2, comma 3, a titolo di abitazione principale, al fine di favorire la realizzazione dell’accordo territoriale del Comune di Cremona sottoscritto dalle rappresentanze degli inquilini e dei proprietari per la determinazione di canoni di locazione agevolati; - per gli alloggi regolarmente assegnati dagli ex Istituti Autonomi per le Case Popolari, per non appesantire la pressione fiscale su queste tipologie di immobili; - per le Onlus ed enti senza scopo di lucro comprese le II.PP.A.B. riordinate in persone giuridiche di diritto privato al fine di agevolare questa tipologia di contribuenti in considerazione della particolare attività svolta (ad esclusione dei fabbricati di cui alla categoria catastale D); - per le Botteghe ed attività storiche riconosciute dalla Regione Lombardia, per incentivare la prosecuzione di tali attività; - per le abitazioni date in uso gratuito a parenti in linea diretta o collaterale fino al secondo grado a salvaguardia di un’imposizione fiscale ridotta per tali fattispecie di immobili; - per gli opifici e per i negozi e botteghe per non aumentare ulteriormente la pressione fiscale sul settore industriale, commerciale ed artigianale; - per le abitazioni di tipo rurale, per non aumentare la pressione fiscale sugli operatori del settore agricolo. Si mantiene una maggiorazione dell’aliquota rispetto a quella ordinaria: - per gli immobili definiti, ai sensi delle vigenti disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (IUC), come abitazioni non locate e negozi e botteghe non locati, al fine di disincentivare la mancata locazione degli stessi; - per gli immobili appartenenti alla categoria catastale D5 - Istituti di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro) – per aumentare gli introiti derivanti da questa categoria di contribuenti in considerazione delle capacità economiche della stessa; - per le aree fabbricabili al fine di aumentare gli introiti derivanti da tali beni immobili per garantire maggiori risorse di bilancio; - per le unità immobiliari destinate alla media e grande struttura di vendita per aumentare gli introiti derivanti da questa categoria di contribuenti sfruttando le maggiori capacità economico-contributive degli stessi. Con riferimento agli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, di cui al “Pacchetto localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolte alle attività produttive del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona”, è stabilita la non applicazione della facoltà riconosciuta ai Comuni dall’art. 1, comma 380, lettera g), della Legge 24 dicembre 2012 n. 228 di aumentare fino a 0,3 punti percentuali l’aliquota standard dello 0,76%, i cui proventi sono interamente riservati allo Stato. A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli organi competenti (vedi Pareri), il Consiglio Comunale ha deciso di approvare le aliquote I.M.U. per l'anno 2016, confermando quelle già in vigore nell'anno 2015, come in dettaglio specificato nei precedenti commi. EFFETTI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE Le aliquote TASI e IMU approvate con la presente deliberazione hanno efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2016. Esse sono state determinate in conformità alla legge di stabilità per l’anno 2016 e all’apposito regolamento. Viene rispettato il vincolo di legge in base al quale la somma delle aliquote TASI e IMU non deve risultare superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale dell’IMU al 31 dicembre 2013 in relazione alle diverse tipologie di immobili. E’ riservato allo Stato il gettito IMU, calcolato ad aliquota standard dello 0,76% (che i comuni hanno facoltà di aumentare fino a 0,3 punti percentuali) derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Trasmettere in via telematica il presente provvedimento al Ministero dell’Economia e delle Finanze per la relativa pubblicazione sul sito informatico. Mandare copia del presente provvedimento al Settore Economico Finanziario/Entrate, al Servizio Comunicazione ed al concessionario della riscossione R.T.I. I.C.A. s.r.l./Abaco S.p.A.. NOTE PERCORSO ISTRUTTORIO Deliberazione di Consiglio Comunale n. 44 del 30 settembre 2013 avente oggetto: “Approvazione definitiva del Pacchetto Localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolte alle attività produttive del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona.”. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 16 del 7 aprile 2014 avente oggetto: “Approvazione della variante al Pacchetto Localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolti alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona.”. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 16 aprile 2014, dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi di legge, avente oggetto: “Approvazione delle Disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (IUC)”.”. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 43 del 29 settembre 2014, dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi di legge, avente oggetto: “Integrazione alle “Disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (IUC)”.”. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 23/41070 del 6 luglio 2015, dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi di legge, avente oggetto: “Modifica ed integrazione del Capo A – Disposizioni Generali, del Capo B – Imposta Municipale Propria (IMU) e del Capo D – Tributo sui servizi indivisibili (TASI) delle “Disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (IUC)”.”. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 24/41076 del 6 luglio 2015, dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi di legge, avente oggetto: "Imposta Unica Comunale (I.U.C.) anno 2015: approvazione aliquote Imposta Municipale Propria (I.M.U.) e Tributo sui servizi indivisibili (TASI)”. Deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 assunta in data odierna, dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi di legge, avente oggetto: “Modifica ed integrazione delle Disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (IUC)”.”. Commissione Consiliare Permanente attinente il bilancio, le risorse e la digitalizzazione: parere favorevole espresso nella seduta dell'11 aprile 2016. NORMATIVA Art. 1, comma 380, lettera f), della Legge 24 dicembre 2012 n. 228 che prevede la riserva allo Stato del gettito IMU derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D), calcolato ad aliquota standard dello 0,76 per cento. Art. 1, comma 380, lettera g), della Legge 24 dicembre 2012 n. 228 che riconosce la facoltà ai comuni di aumentare fino a 0,3 punti percentuali l’aliquota standard prevista per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Art. 1, comma 639 e seguenti, della Legge 27 dicembre 2013 n. 147, istitutiva dell’Imposta Unica Comunale (IUC), in particolare: comma 676 in base al quale l’aliquota di base TASI è pari all’1 per mille ed il consiglio comunale con apposita deliberazione può ridurre l’aliquota fino all’azzeramento; comma 683 che prevede che il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, le aliquote TASI in conformità con i costi dei servizi indivisibili e che le stesse possono essere differenziate in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili; comma 677 il quale stabilisce che il comune determina le aliquote TASI rispettando il vincolo in base al quale la somma delle aliquote TASI e IMU per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per IMU al 31 dicembre 2013 fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile. Legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di stabilità 2016), art. 1, comma 27, che prevede il blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali rispetto ai valori deliberati per il 2015, da parte degli enti locali. Legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di stabilità 2016), art. 1, comma 14, che prevede l’esclusione dell’abitazione principale e relative pertinenze dal presupposto impositivo TASI. Art. 13, comma 13/bis, del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, così come modificato dall’art. 10, comma 4, lettera b), del Decreto Legge 8 aprile 2013 n. 35, convertito con modificazioni dalla Legge 6 giugno 2013 n. 64, che stabilisce che, a decorrere dall’anno di imposta 2013, le deliberazioni di approvazione delle aliquote e della detrazione nonché i regolamenti dell’imposta municipale propria debbano essere inviati esclusivamente in via telematica al Ministero per la relativa pubblicazione nel sito informatico. Art. 13, comma 15, del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, il quale prevede che, a decorrere dall'anno d'imposta 2012, tutte le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali devono essere inviate al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, entro il termine di cui all'articolo 52, comma 2, del Decreto Legislativo n. 446/1997 e comunque entro trenta giorni dalla data di scadenza del termine previsto per l'approvazione del bilancio di previsione. Art. 1, comma 169, della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 che stabilisce che le tariffe e le aliquote deliberate dagli enti locali entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine anzidetto, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. Decreto Ministero dell’Interno del 1° marzo 2016 con il quale viene differito il termine per l’adozione della deliberazione di approvazione del bilancio preventivo per gli enti locali al 30 aprile 2016. PARERI Pareri favorevoli espressi come previsto dall’articolo 49 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 in data 10 marzo 2016 e in data 18 aprile 2016 dal Direttore del Settore Economico Finanziario e Fiscalità sulla regolarità tecnica e in data 10 marzo 2016 e in data 18 aprile 2016 dal Direttore del Settore Economico Finanziario – Entrate sulla regolarità contabile. FINANZIAMENTO Terminata la discussione, nel corso della quale si sono verificate variazioni delle presenze dei Consiglieri Comunali come si evince in dettaglio dal processo verbale della seduta odierna, al momento della votazione i presenti sono n. 32. La Presidente pone in votazione la deliberazione, votazione che viene resa in forma palese a mezzo di sistema elettronico. Essa ottiene il seguente risultato: voti favorevoli n. 21 voti contrari n. 11 (Amore – Carpani – Everet - Fanti – Fasani – Ghidotti - Giovetti – Lanfredi – Sozzi - Ventura - Zanardi astenuti n. / Constatato l’esito della votazione, debitamente accertato dagli scrutatori, proclamato dal Presidente e riconosciuto dai presenti IL CONSIGLIO APPROVA A MAGGIORANZA



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