giovedì 7 aprile 2016

Vado via.


400.000 pensionati italiano si tradsferiscono all'estero per ridurre l'imposizione fiscale e vivere con costi ridotti.

Gli extracomunitari vengono in Italia sperando nella nostra accoglienza per poi andare al nord dove ci sono opportunità di lavoro parte di loro ottengono benefici dal nostro welfare finché c'è e rimangono in Italia

I nostri giovani migliori vanno al nord o cercano strade in un modo dove il merito valga ancora qualcosa .

La nostra classe politica che fa? pensa ai vitalizi e a proteggere la casta che nel pubblico ha trovato il suo tesoretto.

Trasferirsi in Tunisia

Sono un pensionato ex INPDAP, quali Paesi offrono le agevolazioni fiscali per me. Le uniche destinazioni possibili dove anche gli ex INPDAP hanno diritto a ricevere la pensione lorda. Sono: Australia, Senegal, Costa d’Avorio e Tunisia. Naturalmente per gli ex INPDAP non possiamo che consigliare di trasferire la residenza in Tunisia. Ma il consiglio può essere esteso a tutti. Ricordiamo che i vantaggi del trasferire la residenza all’estero sono enormi. Dal punto di vista fiscale, che ovviamente è sempre il motivo principale che spinge molti a prendere la fatidica decisione, in Tunisia ad esempio, pagare in un anno quel che in Italia si paga in un mese è un bel salto di qualità, sommato al costo della vita, che è del 50% più basso rispetto all’Italia, i dubbi che rimangono sono davvero ben pochi. Alcuni pensionati ex INPDAP residenti alle Canarie, e che di conseguenza non hanno alcun beneficio fiscale, hanno iniziato una class action per far cessare questa vergognosa discriminazione nei loro confronti ed avere una volta per tutte la possibilità di scegliere il Paese dove trasferirsi all’estero senza problemi e ricevere la pensione lorda. Come è facile prevedere i tempi saranno lunghissimi ed i risultati più incerti che mai. Motivo per cui consigliamo a tutti i pensionati ex INPDAP di defiscalizzare la loro pensione in Tunisia o in uno dei Paesi elencati e di godersi i vantaggi della pensione lorda fino a quando non arriveranno novità, si spera positive. Chiarito nuovamente questo punto passiamo ad alcune delle vostre domande più frequenti. Sono un ex rappresentante delle forze dell’ordine, ho deciso di trasferirmi in Tunisia qual è il periodo migliore?
Non ci sono dubbi, i primi sei mesi dell’anno il periodo più conveniente, consigliabili anche ottobre, novembre e dicembre. Assolutamente sconsigliati i mesi estivi. Ecco perché. Trasferendo la residenza all’estero prima di giugno si ottiene la pensione lorda già nell’anno in corso e si ha diritto al rimborso dell’irpef già versata e non dovuta da gennaio in poi. Questo perché l’anno fiscale coincide con l’anno solare e se non si è iscritti nella lista della popolazione residente in Italia per più di sei mesi le imposte non sono dovute al nostro Paese ma a quello di residenza. Passato giugno anche se ci si iscrive all’AIRE non si ha la possibilità di coprire i famosi 183gg di permanenza all’estero prescritti dalla legge. Ricordiamo che i 183gg di effettiva residenza all’estero vanno coperti nel corso dell’anno solare anche in maniera non continuativa, Questo vale per qualsiasi destinazione ed è anche uno dei motivi per cui sono sconsigliati i mesi estivi per trasferirsi all’estero. Altro motivo la scarsa disponibilità di abitazioni e la tendenza dei proprietari ad affittare a prezzi maggiorati per brevi periodi. Finita la stagione estiva le cose si invertono e i proprietari per timore di non riuscire a locare l’immobile nel periodo invernale saranno molto più accondiscendenti e disposti a trattare il prezzo della locazione. In più si ha il tempo di istruire con calma le formalità burocratiche e ricevere la pensione lorda già da gennaio è chiaro perchè anche ottobre, novembre e dicembre sono mesi perfetti per trasferire la residenza all’estero. Altra mail, altra domanda. Sono proprietario di un’immobile in Italia ed usufruisco delle agevolazioni fiscali come prima casa, ho deciso di trasferire all’estero la mia residenza, come verrà tassata la mia casa? Trasferendo la residenza all’estero la tassazione sulla prima casa rimane sempre tale. Non viene considerata seconda casa. Se si è proprietari di più immobili i relativi redditi vanno sempre dichiarati in Italia. Altra domanda ricorrente e molto importante. Come funziona la sanità all’estero? Naturalmente per ogni Paese di destinazione ci sono delle differenze, vediamo i tratti comuni a tutti. Trasferendo la residenza all’estero si ha diritto all’assistenza sanitaria gratuita nel Paese scelto e si rimane sempre coperti in Italia per le urgenze ed i ricoveri fino ad un massimo di 90 giorni l’anno. Da segnalare la solita discriminazione ai danni degli ex INPDAP a cui viene negata l’assistenza sanitaria gratuita nel nuovo Paese di residenza. Per tutte le altre domande sul tema come trasferirsi all’estero con la pensione lorda vi rimandiamo alla sezione del sito “faq” o al “forum” dove potrete interagire con lo staff è ricevere le risposte in tempo reale. vado via.it

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