sabato 2 aprile 2016

Sforamenti dei limiti delle polveri sottili. Cremona

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I ripetuti sforamenti dei limiti delle polveri sottili, la collocazione stabile di Cremona tra le città più inquinate d'Italia e, ultima in ordine di tempo ma non certo per importanza, l'ispezione dell'Arpa all'inceneritore di Lgh, con rilevazione di procedure non corrette nella gestione del sistema di monitoraggio ed analisi delle emissioni, rende necessaria la realizzazione nella nostra città, ma anche nei comuni limitrofi all'impianto di via San Rocco, di un'indagine epidemiologica seria e approfondita per valutare gli effetti delle emissioni dell'inceneritore sulla salute dei cittadini.
Speriamo che il sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, e la maggioranza che lo sostiene non siano troppo impegnati nelle alchimie finanziarie con evidente ispirazione politica della trattativa Lgh-A2a, finalizzata al mercimonio della sovranità popolare rispetto ai servizi essenziali per tutti i cittadini, e tengano fede, almeno in parte, alle promesse elettorali, pronunciate quando sembrava che per loro le parole ambiente e salute fossero prioritarie rispetto a denaro e potere.
Nel giugno scorso l’Arpa del Piemonte ha reso pubblici i risultati di un complesso studio epidemiologico relativo agli effetti dell’inceneritore di Vercelli sulla salute dei cittadini residenti in prossimità dell’impianto.
I dati sono impressionanti: “I risultati della mortalità mostrano rischi significativamente più elevati nella popolazione esposta per la mortalità totale, escluse le cause accidentali (+20%). Anche per tutti i tumori maligni si evidenziano rischi più alti tra gli esposti rispetto ai non esposti (+60%), in particolare per il tumore del colon-retto (+400%) e del polmone (+180%).
Altre cause di mortalità in eccesso riscontrate riguardano la depressione (rischio aumentato dell’80% e più), l’ipertensione (+190%), le malattie ischemiche del cuore (+90%) e le broncopneumopatie cronico-ostruttive negli uomini (+ 50%)”.
Lo studio non è piaciuto ai vertici piemontesi del PD e curiosamente, ad inizio agosto, l'Arpa ha annunciato una riorganizzazione dei vertici della sezione di Vercelli, con destinazione ad altro incarico del direttore Gian Carlo Cuttica, coautore dello studio.
Indagini epidemiologicche per valutare lo stato di salute della popolazione in aree dove è presente un inceneritore sono state effettuate, oppure sono in corso di svolgimento o saranno realizzate in molte zone d'Italia, oltre a Vercelli: a Roma, Macerata, Pisa, Pistoia, Prato, Modena, Padova e, per venire alla nostra regione, a Desio (MB) e Trezzo sull'Adda (MI).
Sempre in Lombardia, il piccolo Comune di Madone (BG) ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica per danno alla salute contro ignoti, dopo che erano stati resi noti i dati dell’indagine epidemiologica dell’Asl effettuati ispirandosi al modello del professor Paolo Crosignani, già direttore dell’Unità epidemiologica ambientale dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.
Grazie all’esposto, l’ampliamento del forno di Filago (BG) è stato bloccato dalla magistratura, che sta indagando per danno alla salute. Dimenticavamo: l'impianto in questione è di proprietà di Ecolombardia 4, società del gruppo A2a. Lo stesso gruppo a cui il PD vuole cedere la maggioranza di Lgh. A quel punto, scordiamoci l'indagine epidemiologica. Sindaco Galimberti, se ci sei batti un colpo. O dovremo aspettare la comparsa di un nuovo eroe civico come Gino Ruggeri, salvo poi intascare i proventi dei suoi sacrifici disinteressati?

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