venerdì 15 aprile 2016

Occupazione usurpativa. Responsabilità del dirigente comunale.

una sentenza del Tribunale di Milano estate 2012  descrive una vicenda singolare sia per il bene occupato (un terreno, poi trasformato in parco pubblico, con gli alberi, i sentieri e le giostre per i bambini), sia per l'identità dell'«occupante»: ad appropriarsi di quell'area senza averne diritto è stato il Comune di Milano. 
I tecnici della ragioneria hanno dovuto segnare nella colonna «uscite» del bilancio comunale la somma di 245.476,26 euro per risarcimento e interessi .

Un fax (datato 2005) in cui il «Settore parchi e giardini» del Comune dice di aver preso in carico l'area nel 1995: in questo caso i vent'anni che garantiscono l'usucapione non sarebbero affatto trascorsi. 
È questa la ricostruzione che viene accettata dai giudici.
Se pure il vecchio piano regolatore del 1980 destinava quella zona a «usi pubblici», in seguito il Comune non si è mai preoccupato di stabilire una qualche forma di esproprio o di contratto con le proprietarie: ha semplicemente recintato, messo i giochi per bambini e punto (bisogna riconoscere che all'epoca il terreno era abbandonato a una totale incuria).

Alla fine il Tribunale accerta così «l'intervenuta occupazione usurpativa», ma dato che la destinazione pubblica è ormai definitiva, il terreno non può essere restituito alle due sorelle. Il Comune viene quindi condannato al risarcimento (che varrà anche come acquisto dell'area), e al pagamento di tutte le spese processuali e per le perizie.

C'è un dirigente comunale responsabile?
Questo signore ha incassato i premi di produttività?
Scoprirlo è facile basta guardare chi era il responsabile del procedimento che volutamente ha ignorato le leggi dello Stato.
Che dice la Corte dei Conti,  ne è stata informata?

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