venerdì 8 aprile 2016

Cardinali super attici.


Nel suo libro Avarizia il giornalista Emiliano Fittipaldi, co-imputato nel processo Vatileaks 2, passa in rassegna tutta una serie di immobili extralarge abitati da principi della Chiesa. Appartamenti con doppi saloni, stanze da letto, tre bagni, cappelle private, studi e uffici.
Come quello in cui soggiorna il prefetto emerito della Congregazione per i vescovi, il cardinale Giovanni Battista Re. Trecento metri quadri e un terrazzo privato che si affaccia sulla Stazione vaticana dove il prelato amava ricevere a cena amici di calibro come l’ex numero uno di Bankitalia, il legionario di Cristo Antonio Fazio. Non se la passano male neanche i porporati Giuseppe Versaldi, al vertice della Congregazione per l’Educazione cattolica, Mauro Piacenza (penitenziere maggiore) e Fernando Filoni, prefetto di Propaganda fide: per tutti trecento metri quadrati calpestabili. Gli affitti sono gratuiti, ma i costi di gestione sono in capo ai cardinali che ogni mese incassano un assegno da 5-6mila euro.
CHI si può permettere un attico in viale Vaticano di cinquecento metri quadri – divisi però tra residenza e ufficio – è l’85enne Camillo Ruini, per un ventennio a capo dell’episcopato italiano. Ma il recordman del lusso dentro le mura leonine è sicuramente l’australiano George Pell, dal 2014 numero uno della Segreteria per l’Economia. Al netto di una residenza da trecento metri quadri nella torre San Giovanni, nel verde dei giardini vaticani, il cardinale, di recente al centro di uno scandalo pedofilia in Australia, è passato alle cronache per le spese pazze di inizio mandato. Vestiti su misura, voli in business class e persino un sotto lavello in oro massiccio. Roba da mandare su tutte le furie Francesco che, mese dopo mese, l’ha depotenziato. Quotidiano.net
Il Vaticano conferma l’apertura di un’inchiesta sulla nota vicenda e la conseguente iscrizione nel registro degli indagati di due persone: Giuseppe Profiti, ex presidente del Bambin Gesù e manager vicinissimo al cardinale, e l’ex tesoriere Massimo Spina. “L’istruttoria penale è scaturita dalle rivelazioni del saggio ‘Avarizia‘”, scrive l’autore Emiliano Fittipaldi, il giornalista che per il suo saggio è indagato dal Vaticano nel cosiddetto processo Vatileaks 2. “I giudici di Papa Francesco ipotizzano reati gravissimi (peculato, appropriazione e uso illecito di denaro, si legge nelle carte d’accusa) e hanno già trovato i riscontri documentali che dimostrano che i lavori di ristrutturazione dell’appartamento sono stati pagati dalla Fondazione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù”, riporta ancora il settimanale.
Dalla Santa Sede confermano l’indagine ma precisano che Bertone non è indagato. Il vice direttore della sala stampa vaticana, Greg Burke, conferma anche le accuse di appropriazione indebita per i due ex manager del Bambino Gesù.

Sicuramente le offerte del 5 per mille subiranno un incremento per fare fronte  alle  spese di carità necessarie per fare fronte a garantire gli  immobili extralarge abitati dai principi della Chiesa.

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