sabato 12 marzo 2016

L’imposta di bollo sui conti correnti

L’imposta di bollo sui conti correnti e libretti di risparmio 

Questa si applica per ogni esemplare inviato con periodicità annuale e che costa 34,20 euro se si parla di persone fisiche mentre 100 euro per soggetti diversi (cfr art. 19, Decreto Legge n. 201 del 2011, all’articolo 13 della Tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. n. 642 del 1972, comma 2 – bis.
L’imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari inviate periodicamente periodicamente alla clientela e relative appunto a prodotti finanziari, anche non soggetti ad obbligo di deposito, ivi compresi i depositi bancari e postali, anche se rappresentati da certificati si applicherà  con le dell’1,5 per mille annuo a partire dal 2013 (cfr art. 2-ter dell’articolo 13 della Tariffa). L’imposta si applica anche ai depositi bancari o postali e certificati di deposito.
Novità: Inoltre con la legge di stabilità 2013 la percentuale dell’1,5 per mille viene innalzata al 2 per mille dalla data di entrata in vigore della legge.

La base imponibile della nuova imposta di bollo sarà data dal valore di mercato del totale dei prodotti finanziari detenuti presso il medesimo gestore e se non previsto da quello nominale o di rimborso considerando un range di valore che va dai 34,20 euro fino alla misura massima di 1.200 euro

L’imposta è sostitutiva di quella dovuta per tutti gli atti e documenti formati o emessi ovvero ricevuti dalle banche, nonchè dagli uffici dell’Ente poste italiane relativi a operazioni e rapporti regolati mediante conto corrente, ovvero relativi al deposito di titoli, indicati nell’articolo 2, nota 2-bis, e negli articoli 9, comma 1, lettera a), 13, commi 1 e 2, e 14. L’estratto conto, compresa la comunicazione relativa agli strumenti ed ai prodotti finanziari, anche non soggetti all'obbligo di deposito, ai depositi di titoli, si considera in ogni caso inviata almeno una volta nel corso dell’anno. Non sono soggetti all’imposta gli estratti dei conti correnti postali che presentino un saldo negativo per tre mesi consecutivi a seguito dell’applicazione della predetta imposta e che siano chiusi d’ufficio. 

Quello che non si capisce è qual'è la base imponibile nel caso di movimentazione dei titoli?
Non vi preoccupate i conti li fa la banca .
Non vi accorgete neppure del pagamento.
Così c'è il rischio che vi troviate  a pagare ( nel caso di conti di deposito ) più di quanto abbiate incassato per interessi se il l'ammontare del denaro depositato cresca nel corso dell'anno.

Nessun commento:

Posta un commento