venerdì 18 dicembre 2015

Dove sono finiti i Cistercensi?

Ordine cistercense

L’impressionante primato a livello agricolo raggiunto dai Cistercensi dei XII secolo non fu il risultato di nuove tecniche rivoluzionarie o di principi economici, ma era in gran parte un effetto secondario della organizzazione e delle aspirazioni spirituali dell’Ordine.
La dedizione dei monaci al loro ideale di povertà e la loro decisione di vivere in una totale separazione dal mondo, liberi da qualsiasi coinvolgimento negli affari secolari o feudali, li costrinse a rinunziare alle fonti abituali delle entrate ecclesiastiche e a ricercare “deserti” remoti e incolti dove gli unici mezzi di sussistenza erano costituiti, necessariamente, dal lavoro manuale degli stessi monaci con la bonifica delle terre di cui disponevano. Infatti, in un’epoca di relativa sovrappopolazione rurale, non avevano altra scelta che di accettare qualsiasi terra fosse ancora disponibile, o che i loro benefattori fossero disposti a concedere. I luoghi dove venivano fondate la maggior parte delle nuove abbazie non erano necessariamente zone di orrore e vasta solitudine; ma si trattava certamente di aree poco invitanti, situate al di là dei confini delle terre feudali, campi di cui nessun altro si preoccupava di far fruttare.
Il successo dei monaci, spesso spettacolare, può essere spiegato in base a tre fattori fondamentali: l’accumulazione di vaste distese di terra; l’impiego di un gran numero di fratelli conversi; una pianificazione razionale e una amministrazione efficiente.

La proposta attuale non è confrontabile!
manca un progetto serio.
Questo è minimal

Si rinnovano anche per l’anno 2015-2016 le opportunità del Progetto “Giovani Insieme” per l’inserimento di giovani educatori in oratorio.
Grazie alla collaborazione tra OD (Oratori Diocesi ) e Regione , sarà possibile incrementare ancora la presenza educativa retribuita nelle nostre comunità. Il Progetto si propone di potenziare la capacità aggregativa degli oratori, aumentandone l’offerta formativa e sostenendo le attività già in corso mediante l’inserimento di nuove figure educative.
Verranno individuati, formati e inseriti negli oratori giovani educatori con l’intento di trasformarli in punti di riferimento significativi per i ragazzi che abitano il territorio regionale e frequentano l’oratorio, come luogo aggregativo e formativo.
Le singole diocesi provvederanno a selezionare ... giovani , in possesso dei requisiti necessari, e ad assegnarli ad altrettanti oratori.
 A tali giovani verrà corrisposta una retribuzione pari a € 6250 lordi 
Speriamo ceh non debbano pagarsi il commercialista e che l'INPS  non li obblighi ai contributi minimi!

Bisogna ridurre i compensi del pubblico e costituire fondi per incentivare una nuova occupazione

C'è tanto bisogno negli ospedali, negli ospizi e nei tribunali per accelerare i processi.
Non c'è invece bisogno di inventare nuove pratiche nei comuni o nelle regioni per dare lavoro né nuove tasse che fanno chiudere chi si arrischia in una nuova attività

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