giovedì 12 novembre 2015

operazione A2A-Linea Group. Partecipazione democratica alle scelte degli amminstratori?

operazione A2A-Linea Group 

Il sindaco eletto dai cremonesi non ne parla. Si ostina a tacere. 
Mesi di domande, fermenti nella sua stessa maggioranza (andare a chiedere cosa ne pensa Rifondazione di A2A, tanto per dire…), richieste della minoranza incredibilmente al completo, domande dal Comitato acqua pubblica, interventi di parlamentari (esempio, Toninelli questa mattina), ma lui zitto. È un duro, non parla neanche sotto tortura.
Da Palazzo non esce una parola sulla faccenda A2A-Linea Group. Alla faccia della democrazia e della trasparenza. Qui siamo alla maleducazione, a volerla guardare da un’altra prospettiva. Oppure… Oppure, rispolverando il detto trito e frusto ma pur sempre attuale di Andreotti, “a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”.
Ci volete dire qualcosa sulla vendita di Linea Group ad A2A o dobbiamo pensare male?
 art.21
L'idea è che se si deve discutere di come si deve spendere un euro si sente tutta la cittadinanza, mentre se gli affari sono grossi e appetitosi è meglio non parlare con nessuno.
La congiura del silenzio è totale chi parla esce dal salotto buono: è un isolato!
Centri di potere
Due passaggi chiave sui centri di potere del Sindaco Galimberti
(“Ogni città ha i suoi centri forti. Anche Cremona li ha – riporta Federico Centenari – La vera questione è la dignità e la forza dell’Istituzione pubblica rispetto a questi centri di forza. Rilanciare la politica significa anche ridarle forza, dignità, idee, ridare capacità di regia alle istituzioni”) 
Sulla alternativa al centrodestra (“In che cosa hanno sbagliato Perri e la coalizione che lo sostiene?”, chiede il giornalista. Risponde Galimberti: “La questione principale è la mancanza di un progetto, di una visione complessiva della città. Ecco, dietro questa carenza stanno altre scelte che noi non condividiamo, per questo la vera sfida sta nell’avere la concretezza e la competenza necessarie a dare un progetto di futuro a questa città”). 
Mondo Padano

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