martedì 13 ottobre 2015

La concessione cimiteriale perpetua non è revocabile

Concessione perpetua non è revocabile
Il Giudice amministrativo, ha rilevato che:
“nella vigenza del d.P.R. 803/1975[9], una concessione cimiteriale perpetua non può essere revocata e la sua cessazione può darsi unicamente nell’eventualità di estinzione per effetto della soppressione del cimitero”;
” le concessioni perpetue non sono soggette alla trasformazione a tempo determinato, imposta dalla disciplina sopravvenuta e rimangono assoggettate al regime giuridico vigente al momento del loro rilascio;
 le concessioni perpetue non ricadono nell’ambito della disciplina di cui all’art. 92, comma 2, primo periodo, del d.P.R. 285/1990, il quale riguarda esclusivamente le concessioni cimiteriali a tempo determinato, di durata eventualmente eccedente i 99 anni. Pertanto, si deve ritenere che “le concessioni perpetue rilasciate in data anteriore a quella di entrata in vigore del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803, si configurino quale situazione di diritti acquisiti e non siano soggette a revoca, se tale istituto non è contemplato con criteri più elastici ed “intrusivi” dal regolamento comunale di polizia mortuaria, di cui, come sempre si richiama la centralità, nella complessa gestione della “macchina cimiteriale”.
Dette concessioni, pertanto, mantengono il carattere di perpetuità”.
Alle medesime conclusioni perviene anche un autorevole Autore, secondo il quale la differenza tra le concessioni a tempo determinato e quelle a perpetuità è sostanziale ed implica che “i sepolcri privati sorti nel passato e regolati, per quanto riguarda la durata, in modo difforme da quelli che sono i limiti attuali (tempo determinato e termine temporale massimo), continuino ad essere assoggettati al regime temporale originario”.
Le considerazioni fin qui esposte inducono a ritenere che il Comune non possa comprimere – se non in virtù di un accordo pattizio con il privato – il diritto, acquisito dal concessionario in via perpetua, all’epoca in cui ciò era consentito dalle previsioni normative vigenti ed è stato espressamente statuito da una formale manifestazione di volontà dell’Ente.
La normativa comunale che impone, a pena di decadenza, il rinnovo della concessione cimiteriale perpetua al trascorrere di ogni trentennio è in contrasto con la disposizione dell’art. 93 d.P.R. 21 ottobre 1975 n. 803, il cui contenuto è stato poi ripetuto nell’art. 92 d.P.R. 10 settembre 1990 n. 285. Consiglio Stato, sez. V, 11 ottobre 2002, n. 5505


Il comune ha per legge l’obbligo di rilasciare copia degli atti in suo possesso, pertanto copia degli atti di concessione devono essere messi a disposizione dei richiedenti .

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