martedì 9 dicembre 2014

Legge elettorale . Premio di lista

Secondo gli emendamenti depositati oggi 9.12.2014, ogni lista, all'atto della presentazione, è composta da un candidato capolista e da un elenco di candidati. 
La proposta di modifica stabilisce anche che "i candidati sono collocati in lista secondo un ordine alternato di genere" e che "a pena di inammissibilità della lista, nel numero complessivo dei candidati capolista nei collegi di ciascuna circoscrizione non possono esservi più del sessanta per cento di candidati dello stesso sesso, con arrotondamento all'unità superiore".

Per l'elezione della Camera dei deputati saranno costituiti 100 collegi plurinominali.
Ogni elettore "dispone di un voto per la scelta della lista" su un'unica scheda contenente il contrassegno di ciascuna lista e il nome dei relativi candidati.

L'elettore potrà "esprimere uno o due voti di preferenza" e in caso di espressione della seconda preferenza "a pena di nullità della medesima preferenza" l'elettore dovrà scegliere "un candidato di sesso diverso rispetto al primo".
Legge elettorale . Premio di lista
Con i capolista eletti dal partito si stringe il numero di coloro che possono essere letti da elettori non politicizzati che rispondono a direttive di partito.
Il fatto che le astensioni e le schede nulle aumentino favorisce paradossalmente la governabilità.
Ad esempio con le percentuali dei votanti registrate alle regionali dell'Emilia il 40% dell'elettorato che ha partecipato alle votazioni con una maggioranza del 40% ossia il 16% del totale degli elettori consegue il premio di lista , assicurando paradossalmente la governabilità ad un elettorato che diserta le votazioni.
Tornando alla lista , cui va il premio, appare la grande idea dei relatori.
A fronte all'abbassamento della soglia portata al 3 %  per consentire l'accesso in Parlamento i piccoli gruppi devono digerire il premio di lista.
Ossia è la lista , quindi il partito più grosso a prendersi il più consistente gruppo dei parlamentare perché sicuramente questi otterranno il maggior numero di preferenze.
Inoltre il capolista è bloccato e potrà fare una campagna elettorale mirata  a privilegiare i componenti di gruppo a lui più vicini.
Democraticamente in pochi potranno comandare su di un popolo elettorale abulico che, stufo della casta che in questo modo si rafforza, sarà sempre meno rappresentato nelle sue esigenze di trovare persone libere dalle direttive di partito

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