martedì 10 settembre 2013

Divisione poteri. Chi controllerà i custodi.


Divisione poteri. Chi controllerà i custodi.

 

Nella divisione tradizionale dei poteri dello Stato  si nota che il controllo del potere giudiziario sull’esecutivo ( attraverso il  processo penale) ha, se esercitato con tempestività come dovrebbe essere, un effetto sicuramente deterrente sull’esercizio della funzione di governo.

C’è  da chiedersi se il sistema di controllo sul sistema giudiziario che il legislativo può esercitare possa avere effetti altrettanto efficaci.

Scartato il controllo dell’esecutivo sul potere giudiziario per evidenti motivi di autonomia della legislatura, è evidente  che l’esercizio del potere legislativo si può concretizzare su norme di carattere generali che lasciano il singolo magistrato nella più completa autonomia .

Esentato da responsabilità personali, il magistrato si trova dotato di un potere che trova verifica  nel CSM che è organo di controllo della magistratura nella cui composizione il numero dei giudici è preponderante.

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