venerdì 8 febbraio 2013

La truffa di chi paga un prezzo maggiore di quello richiesto e ne vuole indietro un parte per spese


La truffa di chi paga un prezzo maggiore di quello richiesto e ne vuole indietro un parte per spese

Abbiamo messo in vendita un piano forte su internet.
Un giorno riceviamo una e-mail in inglese dove un potenziale cliente si informa sullo stato del pianoo e ne chiede il prezzo. Rispondiamo esponendo i dati ed il nostro prezzo.
L'acquirente si trova in Polonia per lavoro, ma vorrebbe spedire il pino negli USA per cui chiede l'ultimo prezzo dell'auto.
Glielo diamo. In risposta riceviamo l'accettazione del prezzo (4300 euro senza ulteriori discussioni), ma con la richiesta dei dati personali per poterci inviare un assegno nominale. Nella stessa mail ci viene chiesto di incassare una somma più alta (3200 euro) da girare all'agente addetto al trasporto  quale compenso delle sue spese. Totale dell'assegno 7500 euro.
Se la somma é coperta si incassa, MA ... potrebbe passare anche un anno e mezzo che la banca erogatrice della somma a copertura dell'assegno avrebbe il diritto di reclamare la somma se ci fosse qualcosa di anomalo: la firma era di persona non autorizzata, ditta fallita, ...
Insomma la copertura perfetta per chi vuole truffare.
Quindi la tua banca a fronte di una richiesta del genere ha la facoltà di prelevare la somma reclamata anche senza il consenso dell'intestatario del conto. 
Attenzione questa truffa è sempre più frequente e naturalmente i truffatori sono destinati ad essere impuniti.

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