martedì 15 gennaio 2013

Teatro Libero Via Savona 10 Milano

Teatro Libero Via Savona 10 Milano
La Sig. D. abita in Vai Visconti di Modrone. Una via elegante a due passi dal centro. la gente lì è molto impegnata deve vivere molto rapidamente per guadagnare e fare compere.
C'è poco tempo per fermarsi e scambiare due chicchere, c'è poco tempo per la fantasia.
E' una Milano da bere in fretta e poi via a lavorare per fare soldi da spendere nel fine settimana fuori Milano in posti giusti di vacanza.
Non puoi fermarti instrada perché il traffico è continuo assordante parlare è difficile devi andare correre sempre.
Ad un certo punto della sua vita la sig. D. ha preso un tram il 9 si è fermata al capolinea, alla stazione di porta Genova.
Lei ha preso la destra, ha superato col sopra passaggio i binari poi ha proseguito dritta per una stradina stretta fino in via Savona.
Lì la gente è ferma sulla strada davanti ai bar che si aprono frequenti . hanno un bicchiere in mano o una sigaretta e sembra di non esser più a Milano non c'è fretta ognuno si prende il suo tempo per parlare per conoscersi.
Poi alle ventuno scatta la magia del teatro.
Se prendi l'ascensore e ti inerpichi sino all'ultimo piano del numero 10 di Via Savona entri nel mondo della fantasia.
E' il mondo del Teatro.
La realtà cambia non è quella di tutti i giorni ma quella dei personaggi che si muovono sulla scena e tu puoi diventare protagonisti di quel nuovo mondo tutto da scoprire.
Lì ritrovi i tuoi compagni di corso che o sono sulla scena o vengono a piangere o ridere delle tue interpretazioni.
E? un modo diverso fantastico ma nel contempo più reale perché più attento ai bisogni della persona.
quando le luci illuminano la scena tutto si trasforma e tu puoi diventare protagonista di storire non tue impossessarti del personaggio e perdere per brevi istanti la tua identità e con essa i tuoi problemi per assumere una nuova vita che darà più forza e vigore alla tua.
Non c'è un grande soprintendente da un mille di euro a dirigere il Teatro, ci sono persone che amano ciò che essere in scena rappresenta per la loro vita.


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