lunedì 15 ottobre 2012

Diritto amministrativo paritario.

Una delle principali battaglie condotta dagli studiosi di diritto amministrativo
Benvenuti, Giannini, Sandulli, Landi, Potenza, Gallo, Cassese, è quella di cercare di ottenere l'attuazione del  principio di parità fra amministrazione e privato.
La battaglia trova completamento con la legge sull'accesso al procedimento che da all'amministrazione regole nuove rispettose della parte privata basate sul principio della semplificazione del procedimento
Ora questa legge viene fatta a pezzi da tante piccole norme che svuotano di fatto gli uffici pubblici di poteri che vengono affidate a terzi cui l'amministrazione delega importanti funzioni, ma essendo privati paradossalmente non sono più soggetti alle regole del procedimento amministrativo.
Il cittadino, inoltre, è vessato da una miriade di norme, innanzitutto prolisse , che lo rendono succubo di un confuso potere amministrativo
Oggi le norme sono particolari e concrete tanto è vero che i vari emendamenti che le hanno introdotte prendono il nome del soggetto cui si riferiscono.
Le norme sono  confuse, scritte male valgono solo per richiedere a chi le ha scritte interpretazioni e pareri che trovano riscontro a seconda dell'importanza del richiedente.
Per  semplificare i funzionari migliori, quelli scelti direttamente dal politico di riferimento completano l'opera attribuendo a soggetti esterni dell'amministrazione incarichi particolarmente complessi che naturalmente gli uffici non sono più in grado di espletare.
A tal punto il cittadino cosa deve fare?
lavorare per farsi spogliare dal fisco?
 lavorare per incorrere nei rigori delle norme.
Massacrati i piccoli operatori per fortuna che ci pensano i grandi gruppi i grandi concessionari che poi chiedono il conto ad una politica che aspetta solo di dare aiuti e finanziamenti ai potenti per legittimarsi.
Se il legislatore voleva mandare in crisi un paese ha scelto la strada migliore.

 

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